Ancora in questo week end nei teatri della Granda, trovano spazio le rassegne di teatro scuola e famiglia, poi Teatro classico. Canto e ballo con Dario Ballantini in un omaggio all’amico Lucio Dalla per passare al teatro dialettale e il teatro famiglia con il Piccolo Aron e Il Signore Del Bosco per finire in Lampi Di(N)Genio in un viaggio nella fisica elementare: si parte dalla Torre di Pisa, per assistere agli esperimenti di Galileo.
Domani, venerdì 14 febbraio il Teatro Milanollo di Savigliano presenta Da Balla a Dalla, Storia di un’imitazione vissuta progetto e regia Massimo Licinio scritto e cantato da Dario Ballantini musicisti Francesco Bendinelli, Federico Gaspari, Tancredi Lo Cigno, Nicola Sciarpa, Matteo Zecchi costumi Cinzia Ferraguti scenografia Sergio Ballantini direzione tecnica Claudio Allione
Un omaggio che Dario Ballantini rende all’amico e grande cantautore Lucio Dalla, reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica.
Uno spettacolo che ricorda Lucio Dalla attraverso il racconto di vita vera di Ballantini che, da fan giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni da imitatore trasformista. Ballantini racconta minuziosamente i passaggi della carriera di Dalla, cantando con la voce sorprendentemente fedele all’originale e trasformandosi “dal vivo” in lui. Tra un brano e l’altro, scorrono sul proiettore le decine di foto tratte dai disegni di Ballantini sui diari scolastici che rivelano la maniacale passione per Dalla.
Ancora venerdì14 febbraio ore 21 il teatro Politeama Boglione di Bra propone AGE PRIDE di Lidia Ravera diretto da Emanuela Giordano con Alessandra Faiella al violoncello Chiara Piazza. Come saranno il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani? Attraverso la confessione molto ironica del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e prova a raccontare come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, può trasformarsi in un alleato che ti regala una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore, un’arringa spietata e commovente in difesa della vecchiaia. Ce n’è per tutti, dai fissati con la giovinezza a oltranza, ai negazionisti (“vecchi sono gli altri”), fino a quelli che hanno introiettato i peggiori pregiudizi sul terzo e quarto tempo della loro vita e ne restano prigionieri. No, la vecchiaia non è sterile o degradante, è un compimento, una sfida. E soprattutto è terreno vergine da attraversare ciascuno col proprio passo.
Nell’ambito della Rassegna “El teatro piemontèis” il teatro Toselli di Cuneo, curata dall’associazione Teatrando Millennium, ospiterà Sabato 15 febbraio la Compagnia Siparietto San Matteo con la commedia brillante “’I ses prope n’ors”: Alessandro Balangero vedovo senza figli noto industriale del settore alimentare vive da solo ed un giorno nella sua azienda è colto da un malore causato pare da un presunto stress.
In seguito a questo episodio accorrono in suo soccorso i suoi parenti ed i suoi amici nonché i dirigenti della sua azienda più fidati.
Questi signori chi per un motivo chi per un altro sono tutti preoccupati da questo improvviso malore che ha colto il Commendatore e decidono di indagare per conoscere le cause…Un finale pieno di con clamorose sorprese.
Domenica 16 febbraio, ore 17.30, il Teatro Toselli di Cuneo nell’ambito della rassegna Teatro in Famiglia presenta Piccolo Aron E Il Signore Del Bosco di Francesco Niccolini con Sara Gall regia Damiano Scarpa.
Aron ha sette anni, ride tanto, gli piace dormire e ancora di più fare l’esploratore. E’ capace di sogni bellissimi, gioca con gli animali e gli animali gli parlano. E non solo gli animali!, anche il bosco: grazie a queste sue doti quasi magiche, e all’immensa generosità verso il mondo che lo circonda, il suo viaggio misterioso lo porterà a trovare le soluzioni giuste ai mali del suo villaggio e del bosco. Non sarà mai solo, Aron, nelle sue avventure: una capra, un coniglio, una papera miope e un ranocchio molto educato gli staranno sempre accanto, col freddo e con il caldo, di giorno e di notte. E quando non potranno seguirlo nella parte più ardua delle sue avventure, lo aspetteranno, visiteranno i suoi sogni e saranno pronti ad accoglierlo festosamente. Perché questo spettacolo ha il sapore di una festa collettiva e di una promessa, una promessa impegnativa, che non sarà facile rispettare: prevede azioni difficili e dolorose, difficili da comprendere e accettare, che solo gli occhi trasparenti di un bambino possono affrontare. Per Aron, quella fatta al signore del Bosco, è una promessa molto importante davvero, e sarà solo grazie a questo patto, che gli uomini riceveranno una seconda, preziosissima possibilità di salvarsi e di essere migliori in futuro. E’ lui, infatti, che riuscirà a portare al suo villaggio il segreto per vivere a lungo, in armonia con la natura, e anche la salvezza: “Perché lui era un bambino, e solo i bambini sono in grado di salvare il mondo”.
E per finire martedì 18 febbraio, ore 11, il Teatro Sociale G. Busca di Alba presenta Lampi Di(N)Genio Dialogo Sopra I Fisici Misteri con Marco Andorno e Sebastiano Amadio regia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone produzione Faber Teater (replica riservata alle scuole, per informazioni scrivere a teatroragazzi@piemontedalvivo.it). Lo spettacolo-lettura vuole essere un percorso divertente nella fisica elementare, scientificamente rigoroso e insieme comico. Perché per studiare le scienze occorre immaginazione.
Due insigni professori guidano il pubblico in un viaggio nella fisica elementare: si parte dalla Torre di Pisa, per assistere agli esperimenti di Galileo sulla caduta dei gravi, si parla di matematica, di esperimenti, misure e leggi della fisica. Si esplora il Sistema Solare, costruendo dal vivo un planetario, si attraversa il mondo microscopico di atomi e molecole, della materia allo stato solido, liquido e gassoso, si arriva alla fine nel mondo meraviglioso dell’acustica, a studiare suoni e rumori. Tutto visto dalla prospettiva dei silenzi del vuoto e dei suoni della materia.