Il rapporto tra imprenditori e istituti bancari è importante ed è caratterizzato da dinamiche complesse, in cui coesistono fiducia e diffidenza, collaborazione e tensione.
La visione dell’imprenditore è, inoltre, orientata al medio-lungo termine e prevede impegno. Proprio in questo ambito, infatti, la piccola industria concentra i propri sforzi, puntando a finanziare la crescita e a consolidare la stabilità dell’impresa, senza trascurare il valore del capitale umano.
Questi sono alcuni dei concetti emersi dal convegno svoltosi questa mattina: un momento di confronto tra due realtà fondamentali – il mondo imprenditoriale della Piccola Industria, motore prezioso del tessuto economico cuneese, e il sistema bancario – a partire dai risultati dell’indagine condotta dal Centro Studi di Confindustria Cuneo.
L’obiettivo del convegno è stato quello di offrire una fotografia del rapporto tra imprese e istituti di credito, due pilastri essenziali per lo sviluppo economico del territorio. 
A dare il benvenuto in Sala Ferrero Elena Boretto, direttore amministrativo e finanziario di Confindustria Cuneo.
L’apertura dei lavori è stata affidata a Riccardo Preve, presidente del comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo e a Giuseppe Peirotti, presidente Sezione Credito e Finanza dell’associazione.
Lanfranco Suardo, direttore della sede di Torino di Banca d’Italia, ha offerto un approfondimento sul credito alle imprese in provincia di Cuneo, mettendolo a confronto con il quadro regionale e nazionale, a seguire, Elena Angaramo, responsabile Centro Studi di Confindustria Cuneo, ha presentato i risultati del rapporto Banca – Impresa.
La tavola rotonda ha visto la partecipazione di: Camillo Venesio, vicepresidente ABI, Alessia Giorgia Caramello, responsabile amministrativo e finanziario Caramello S.r.l., Carlo Putteto, amministratore delegato Carbonteam S.r.l. e Vera Vigolungo, amministratore delegato E. Vigolungo S.p.a.
Ha moderato l’incontro Giuseppe Bottero, vicedirettore de La Stampa