Cascina Vecchia torna nelle mani del Comune: si pensa già al futuro

Volontà di procedere speditamente per dare nuova vita al prestigioso edificio

25/06/2025
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La vicenda di Cascina Vecchia continua a far discutere e nella seduta consiliare di lunedì 23 giugno è stata portata all’attenzione di maggioranza e minoranze tramite un’interrogazione presentata dal consigliere degli Indipendenti Giancarlo Boselli. 
È cosa ormai nota che il contratto in essere con la società Open Baladin sia stato risolto con un accordo consensuale, tale da andare incontro alle esigenze di entrambe le parti ivi coinvolte. Certo è parimenti che Cascina Veccia, già oggetto di ingenti investimenti da parte del Comune e di lavori avviati nel 2020, sia un fiore all’occhiello della storia e dell’architettura cuneese e che la sua riqualificazione e reimmissione in piena funzione saranno un passo avanti importante per l’intera città, ma allora quale sarà il suo futuro? Proprio di questo di è discusso nel corso del consiglio comunale. 
Boselli, nel presentare l’interrogazione, ha chiamato in causa direttamente la sindaca Patrizia Manassero, il vicesindaco Luca Serale e l’assessora Cristina Clerico, riprendendo alcune esatte parole afferenti all’iter che ha coinvolto Cascina Vecchia sino a oggi, ed evidenziando come questi alti e bassi possano gettare cattiva luce sull’operato del Comune anche in vista di un affidamento futuro, ma più che del passato è opportuno parlare del futuro, per il quale l’amministrazione si sta attivamente e alacremente adoperando.
In merito sono intervenuti anche i consiglieri Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia, Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni e Franco Civallero di Forza Italia. 
Bongiovanni, ricordando come comunque l’amministrazione possa vantare i canoni già versati e la fidejussione, ha sottolineato come comunque sarebbe opportuno che il fabbricato su cui già ci sono stati gli interventi venisse reso pienamente fruibile, così da restituirlo ai cittadini e utilizzarlo per valorizzare l’intera zona di San Rocco Castagnaretta.
Sturlese invece, così come già in precedenti interventi, ha nuovamente sottolineato come l’edificio sia un unicum nel panorama architettonico italiano e probabilmente europeo e pertanto meriterebbe una maggior promozione e valorizzazione anche in un’ottica di turismo slow e sostenibile, legato per esempio all’utilizzo delle mobilità dolce e delle biciclette. Lasciare un edificio del genere totalmente inutilizzato, conclude Sturlese, è uno spreco per l’intera collettività.
A intervenire per ultimo, prima della risposta dell’amministrazione, è stato Franco Civallero. Civallero, a differenza di quanto sostenuto dagli altri colleghi, ha sostenuto che la risoluzione del contratto sia stata in realtà una fortuna, evitando così l’incancrenirsi di situazioni future per le quali il gestore non avrebbe avuto le possibilità di proseguire nelle sue attività, vincolando così l’immobile a una gestione inadeguata o parziale. 
L’assessora Cristina Clerico ha risposto all’interrogazione. Partendo proprio dalle parole usate dal consigliere Boselli, ha evidenziato come «articolato» non sia né un insulto, né una parolaccia, ma che lei stessa abbia usato quel termine proprio per indicare una situazione stratificata, composta da più parti e livelli, non per forza con accezione negativa. Entrando nel merito della questione, poi, l’assessora ha subito annunciato una buona notizia, e cioè che proprio dal pomeriggio di lunedì 23 giugno Cascina Vecchia è tornata nella disponibilità del Comune, questo significa che si può accelerare sui tempi per la gestione futura e quindi per la nuova vita dello stabile. La risoluzione consensuale ha tutelato il Comune anche economicamente. Ora il percorso per passare a una nuova gestione sarà sicuramente, appunto, articolato, ma parimenti concretamente calato nelle esigenze della città. Già a luglio, a seconda delle disponibilità e delle possibilità degli uffici, partiranno le procedure necessarie. La gestione poi, in capo al Settore Cultura, benché possa apparire esternamente un’anomalia, è in realtà un segnale ancora più forte di come questo bene sia effettivamente trattato per il patrimonio che rappresenta per l’intero territorio cuneese, un luogo con una storia pluricentenaria dove si produceva, ci si incontrava e si creavano scambi commerciali. L’auspicio è che Cascina Vecchia ritorni, metaforicamente, alle sue origini, diventando anche per i cittadini del XXI secolo un luogo di incontro, confronto e scambio. 
Cascina Vecchia è architettonicamente riqualificata ed è tornata in mano pubblica, pronta per essere riaffidata a futuri gestori e per tornare a essere un punto vivo e vitale per la città e non solo, un luogo di riferimento con radici antiche e lo sguardo proiettato al domani. 
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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