Alpi del Mare, il tassello che mancava

Mondovì a settembre accoglierà un nuovo grande evento

Roberto Formento 18/04/2025
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Il tassello che mancava. Ecco quello che, a nostro avviso, potrà essere la Granfondo Alpi del Mare, che andrà in scena il prossimo 21 settembre con partenza ed arrivo a Mondovì. Accanto alle già ampiamente rodate “Fausto Coppi” (baricentro a Cuneo) e Bra-Bra (protagonista il Braidese), il territorio provinciale cuneese, variegato e godibile dal punto di vista di chi è appassionato di ciclismo, arriva un terzo evento che nasce – diversamente dagli altri – più “giovane” e quindi con implicazioni differenti, dal punto di vista sociale e turistico.
Diciamocela tutta: se Cuneo ha da sé la maggiore vicinanza con le montagne, e il Braidese-Roero è un catalizzatore turistico di rilevanza pressoché internazionale, nulla manca a Mondovì, dal punto di vista dei collegamenti, per essere pienamente protagonista nel settore del ciclismo amatoriale. Sotto questo aspetto le potenzialità sono pressoché infinite, se si pensa alla vicinanza con scenari di montagna (un esempio su tutti: la salita a Prato Nevoso, dal Prel per i più allenati), alla grande disponibilità di scenari collinari (in breve si può raggiungere la Langa, anche quella Alta, ma interessanti prospettive arrivano anche dal Cebano), sino alla possibile salita e discesa verso il mare. Se si prende Mondovì come cuore di un’ipotetica attività, nello spazio di un “giro” da 150 km le possibilità sono pressoché infinite.
È proprio da questo che ha mosso l’organizzazione di questo evento, come ha chiarito Paolo Bruno, del Comitato organizzatore, nel corso della presentazione avvenuta nei giorni scorsi presso la sede dell’Atl del Cuneese: “Per questa prima edizione abbiamo scelto Mondovì perchè è uno snodo naturale verso la pianura cuneese, la langa monregalese, le vie del mare. Credo che Mondovì sia una città ineguagliabile dal punto di vista artistico: gli ultimi metri della Granfondo saranno letteralmente ‘dentro l’arte’, essendo accolti nello straordinario salotto di piazza Maggiore”.
La Granfondo Alpi del Mare nasce come evento in memoria di Lorenzo Tealdi, grandissimo appassionato di ciclismo, organizzatore, attento osservatore, ideatore di corse e manifestazioni: “Ha dedicato la vita al ciclismo – ha aggiunto Bruno -, a tre anni dalla sua scomparsa questo evento vuole essere un omaggio a lui”. Lo ricorda anche Giovani Monge Roffarello della Cicli Mattio, coorganizatore: “Era un amico nostro e del ciclismo. Abbiamo cercato di creare, nel suo ricordo, un evento nuovo, fresco, alla portata di tutti. Grazie alla città di Mondovì che ci ha accolto in modo speciale”. 
Al proposito, decisamente galvanizzato dall’idea l’assessore alle Manifestazioni di Mondovì Alessandro Terreno: “Un grande evento di caratura nazionale, una grande opportunità per tutto il territorio, una scommessa che vogliamo vincere. L’organizzazione è affidata a grandi professionisti, il percorso dà estremo rilievo alla città di Mondovì, per un evento che non è solo sportivo, ma turistico”. Perché alle pedalate (sono due: alla granfondo si aggiunge una cicloturistica) si affiancheranno iniziative di fitalking, musicali, per famiglie, per una “festa dello sport” a tutto tondo.
Ma vediamo i percorsi.

La Granfondo
La Granfondo Alpi del Mare si estende per circa 103 km, con un dislivello di 1.970 metri. Questo percorso, interamente su asfalto, è stato disegnato per offrire una sfida stimolante e gratificante a ciclisti di vari livelli.  Partendo da Mondovì Breo, si procede verso Bastia e poi verso Località Surie, costeggiando il Sacrario di San Bernardo. Arrivati in Pedaggera, si prosegue in direzione Murazzano fino all’incrocio per Torresina.  Si continua verso Castellino, passando vicino alla torre omonima, per poi scendere in fondovalle verso Niella Tanaro. Entrando nel paese, si prosegue verso San Grato e poi verso Vicoforte, attraversando il tratto in pavé.  Lasciandosi il Santuario alla destra, si continua lungo la Valle Corsaglia. Arrivati a Frabosa Soprana, si scende fino a Villanova Mondovì e si prosegue fino a un grandioso arrivo a Mondovì Piazza.
Lunghezza: 103 km; dislivello: 1.972 m+; 7 salite, 11 discese; pendenza: 17,2% max 

La cicloturistica
La Cicloturistica Alpi del Mare offre un percorso di circa 60 km, ideale per chi desidera esplorare il territorio in modo più rilassato. Questo itinerario, anch’esso interamente su asfalto, è adatto a tutti, compresi i ciclisti su e-bike.  Partendo da Mondovì, si attraversano Bastia e Murazzano, dove il tracciato inizia a movimentarsi con salite regolari. Successivamente, si prosegue verso Marsaglia. Dopo Niella Tanaro, l’ultima parte conduce a Vicoforte Mondovì, tra strade panoramiche e curve tecniche.
Lunghezza: 58,8 km; dislivello: 1.114 m+; 4 salite, 8 discese; pendenza: 10,5% max 

La mascotte
La Granfondo Alpi del Mare ha la sua mascotte: Gammy, un lupo veloce, resistente e profondamente legato al territorio. Il suo nome nasce dalle iniziali dell’evento (Granfondo Alpi del Mare), mentre il suo colore, il viola, rappresenta passione, unicità e il legame con la natura selvaggia delle Alpi del Mare. Il viola è il colore dell’energia, del coraggio e della trasformazione. Simboleggia la connessione tra la forza della montagna e lo spirito dei ciclisti, che il prossimo 21 settembre affronteranno il percorso con determinazione. Inoltre, richiama i paesaggi delle Alpi del Mare al tramonto, quando le vette si tingono di sfumature violacee regalando uno spettacolo unico.
Dopo decenni di assenza, il lupo è tornato naturalmente nelle Alpi del Mare negli anni ‘90, trovando un habitat perfetto tra le foreste e le creste rocciose. Questo animale rappresenta la resilienza, la strategia e il senso di appartenenza a un branco, qualità che rispecchiano perfettamente lo spirito di gruppo della Granfondo.
Giorgio Mondino, Creative Director di Estroverso e della Granfondo Alpi del Mare, racconta la scelta della mascotte: “Gammy non è solo un simbolo, ma un’idea che unisce il territorio, la gara e i suoi partecipanti. Il lupo è un animale iconico delle Alpi del Mare, resiliente e determinato, proprio come chi affronta questa sfida. Il viola, invece, è il colore della passione e dell’energia, ma anche della magia che questo evento porta con sé. Volevamo qualcosa che fosse unico e riconoscibile, e Gammy incarna perfettamente questo spirito”.

Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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