La giornata di ieri, martedì 5 novembre, è stata dedicata al ricordo dell’alluvione del 1994 e delle sue vittime a trent’anni da quella tragica notte, tra il 5 e il 6 novembre, quando il Tanaro esondò nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria.
La giornata è cominciata con le esercitazioni di Protezione civile nei quattro Istituti Comprensivi scolastici albesi, dalle materne alle elementari alle medie, con il supporto dei volontari. Anche il Sindaco Alberto Gatto ha voluto assistere a una prova di evacuazione in una scuola elementare.
Alle 12, nella Sala Consiglio, è stato presentato l’opuscolo realizzato dall’ufficio Protezione civile della Ripartizione Opere pubbliche con il supporto della Fondazione Crc, 1500 copie che saranno distribuite alle classi terze, quarte e quinte elementari, previo corso di formazione per gli insegnanti. L’obiettivo è quello di rendere i bambini più consapevoli e preparati in caso di emergenze.
Alla 18.00 il ritrovo sotto i portici del Municipio per ricordare le nove persone che hanno perso la vita nel territorio comunale: Caterina Giobergia e Felicita Bongiovanni all’interno della casa di riposo Ottolenghi, Maria Magliano Sobrino e il nipotino Riccardo Sobrino in via Piera Cillario, i coniugi Daniele Vola e Daniela Mascarello dalla ditta Aimeri, Emiliano Rossano di Macellai nella zona del ponte nuovo della tangenziale di Alba, i coniugi Carmine Iannone e Maria Di Paola di Nichelino sulla tangenziale di Alba. Dopo la commemorazione, introdotta dall’Assessore all’Ambiente Roberto Cavallo, alla presenza della Giunta e di diversi Consiglieri comunali, dei Sindaci del territorio in fascia tricolore, oltre a tutte le realtà di Protezione civile, il gruppo si è spostato sul ponte albertino sul Tanaro in corteo per il lancio della corona con nove rose bianche, una per ogni vittima.
In serata si è tenuto l’incontro a cura dell’Associazione Radioamatori Italiani sezione “Ugo Preti” di Alba con i radioamatori che hanno contribuito ad assicurare i collegamenti radio nei giorni dell'alluvione.
Il Sindaco Alberto Gatto: “Abbiamo un debito incancellabile con le persone che hanno perso la vita quel giorno e con le loro famiglie e vogliamo continuare a farle vivere almeno attraverso il nostro ricordo. Voglio citare anche Enzo Demaria, scomparso due anni fa, sindaco dell’emergenza e della ricostruzione, supportato da tanti volontari e cittadini. Allora non c’era la Protezione civile, non c’erano le opere di difesa spondale e il sistema di manutenzione che esiste oggi. Tutte le Amministrazioni comunali che si sono succedute da allora hanno lavorato per rendere la città più sicura. Tanto è stato fatto, come si è visto anche durante la piena del Tanaro nel 2016, e tanto bisogna continuare a fare, a partire dalla sensibilizzazione e formazione delle generazioni più giovani”.
Le iniziative sono inserite nel calendario “1994-2024 | 30 anni dopo l’alluvione” realizzato dall’Amministrazione comunale insieme a diverse associazioni di protezione civile, ambientali e culturali.
La giornata di oggi, mercoledì 6 novembre, è stata organizzata dalla Regione Piemonte: nella mattinata il convegno tecnico “La forza di ricostruire: giornata di ricordo e confronto promossa dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Città di Alba”, mentre al pomeriggio, nel Teatro Sociale, una celebrazione per le donne e gli uomini che in quei giorni di 30 anni fa scesero in campo, con le loro mani nel fango, per ridare al Piemonte forza e speranza.