La sfida dei campanili finisce al Tar. Oggetto del contendere è la via dell'Amore, ma il sentimento tra gli abitanti di La Spezia e quelli di Riomaggiore è di tutt'altro tenore.
Tutto perché, come una sfida d'altri tempi, il "dazio" imposto per calpestare la più celebre passeggiata delle Cinque Terre non va giù agli spezzini, che si considerano residenti a tutti gli effetti, padroni a casa loro, in quell'angolo di romanticismo a picco sul mare.
Ecco perché La Spezia presenterà ricorso al Tar Liguria per chiedere l'annullamento della delibera del Comune di Riomaggiore che obbliga gli spezzini ad acquistare la Cinque Terre Card per poter accedere alla Via dell'Amore tra le 9 e le 17.
Lo ha deciso la giunta comunale con una delibera votata ieri mattina. "Un provvedimento assunto dal Comune di Riomaggiore che determina condizioni di ingiustificata disparità di trattamento per i cittadini del Comune della Spezia proprio perché la delibera prevede il libero e gratuito accesso alla Via dell'Amore per i soli residenti in una parte dei comuni del Parco", recita una nota di Palazzo Civico. All'interno dell'area del Parco nazionale delle Cinque Terre ricade infatti anche una parte del territorio comunale del capoluogo. "Il Comune della Spezia si avvarrà della rappresentanza e difesa degli avvocati dell'ente stesso".