Sostegno abitativo alle donne vittime di violenza

Un tetto per poter ricominciare: la Regione Piemonte stanzia 450 mila euro per sostenere l’autonomia femminile

Loredana Polito 12/11/2025
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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre, la Regione Piemonte rafforza il proprio impegno contro la violenza di genere con un nuovo intervento mirato a sostenere l’autonomia abitativa delle donne vittime di maltrattamenti, sole o con figli.

Sono stati destinati 450 mila euro, provenienti dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle Agenzie Sociali per la Locazione (ASLo) dei Comuni capoluogo di provincia piemontesi.

L’obiettivo è quello di offrire un concreto sostegno alle donne che, dopo aver intrapreso percorsi di uscita dalla violenza, necessitano di una casa sicura per ricominciare. Le risorse finanzieranno un’azione sperimentale, realizzata in collaborazione con i Centri antiviolenza iscritti nell’Albo regionale, finalizzata a favorire percorsi di autonomia abitativa e reinserimento sociale.

«La libertà – sottolinea l’assessore alle Pari opportunità Marina Chiarelli –passa anche dalla casa. Uscire dalla violenza significa poter ricominciare, ma senza un luogo sicuro dove vivere non c’è vera indipendenza. Con questo intervento vogliamo sostenere chi trova il coraggio di cambiare vita, offrendo non solo un alloggio ma un futuro possibile per sé e per i propri figli. È una misura che unisce welfare, pari opportunità e dignità personale, e che conferma il nostro impegno quotidiano contro ogni forma di violenza e discriminazione».

L’iniziativa rientra nel Piano operativo del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, in attuazione della legge regionale n. 4/2016.

Gli sportelli ASLo opereranno in sinergia con i 21 Centri antiviolenza piemontesi per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di alloggi, sostenendo contratti di locazione a canone concordato o soluzioni abitative promosse in collaborazione con enti del terzo settore.
La ripartizione dei fondi prevede una quota fissa di 43.750 euro per ciascuna delle otto ASLo, per un totale di 350 mila euro, e una quota aggiuntiva complessiva di 100 mila euro da distribuire in base al numero dei Centri antiviolenza iscritti nell’Albo regionale.

Con questo provvedimento, la Regione Piemonte conferma la volontà di rafforzare una rete territoriale capace di accompagnare le donne verso l’autonomia e il reinserimento sociale, per costruire una reale cultura del rispetto, a partire da gesti concreti.

Nel 2023 i 21 centri antiviolenza piemontesi hanno accolto e supportato 3.912 donne, sole o con figli, registrando un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente.

Alessandria ospita due importanti realtà gestite da MeDea onlus con sedi operative a Casale Monferrato (via Magnocavallo 11) e Alessandria (via Palermo 33), impegnate nella tutela e nell'accompagnamento delle vittime.

Asti vede la presenza del Comitato locale della Croce Rossa Italiana, situato in via Foscolo 7, un punto di riferimento per il territorio.

Biella è servita dal Consorzio Intercomunale Servizi Socio-Assistenziali Biellese Orientale Cissabo, situato a Cossato (via Caraccio 4) e che offre servizi di ascolto e supporto.

Cuneo vanta un'ampia rete di sostegno che include l'Associazione Futuro Donna a Ceva (Località San Bernardino, via Case Roesse 1), il Comune di Bra e quelli associati (via Gianolio 22), e il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese (via Rocca de’ Baldi 7).

Novara dispone del supporto del Comune di Novara (via Bottini 8), di Irene Impresa Sociale a Borgomanero (via Arona 12) e dell’associazione Uscire dal Silenzio Oodv operante anche nei territori limitrofi.

Torino si distingue per una rete consolidata che include il Telefono Rosa (via Assietta 13/A), Punto a Capo a Chivasso (vicolo Cavalcavia 11), e diversi centri come Emma onlus (via Passalacqua 6b), Mirafiori a Chieri (via Vittorio Emanuele II 1) e Svolta Donna odv a Pinerolo (stradale Fenestrelle 1).

Vercelli garantisce il supporto attraverso il Comune di Vercelli (via Fratelli Garrone 12) e il Cisas - Consorzio Intercomunale a Santhià (via De Amicis 45).

Il Verbano Cusio Ossola si affida al Consorzio Ciss Ossola, che opera a Domodossola (via Mizzoccola 28).

Tra le azioni messe in campo dalla regione figura anche il patrocinio legale delle donne vittime di violenza e maltrattamenti, che dal 2020 al 2024 ha registrato un progressivo aumento delle domande di accesso, passando da 176 nel 2020 a un picco di 270 nel 2022, con una lieve flessione a 259 nel 2023 e 160 richieste già pervenute al 31 luglio 2024.

Si auspica che tale impegno possa essere presto esteso anche alle vittime di infortuni e malattie professionali, come chiesto lo scorso 5 novembre dall’associazione Sicurezza e Lavoro in audizione a Palazzo Lascaris in una seduta delle Commissioni Terza e Legalità, presieduta da Domenico Rossi (Pd).

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AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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