La tensione è alle stelle a Torino per gli Stati Generali della Casa di Forza Italia in programma sabato 25 ottobre alle ore 9.30 al Teatro Carignano. Dopo una assemblea accesa dei Pro Pal e centri sociali sono arrivate le minacce nei social dopo aver deciso di manifestare in piazza Castello: «per dare l'accoglienza che si meritano ai ministri della guerra e del genocidio presenti in città: da Tajani a Bernini, da Pichetto a Zangrillo, accompagnati dal rettore del Politecnico Corgnati che siede accanto a laro nel convegno di Forza Italia!». Toni inacettabili attacca la segreteria cittadina di Forza Italia che ha denunciato non solo i manifesti che invitano a bloccare i suoi ministri e impedire loro di parlare ma anche la distruzione di pressochè tutti i manifesti presenti in città negli spazi a pagamento per pubblicizzare l'evento.
«Il sindaco Lo Russo ha già permesso, nei mesi scorsi, che i consiglieri comunali, durante una visita al centro sociale Askatasuna, potessero entrare solo a patto di calpestare i volti dei ministri del Governo.
Oggi gli chiediamo di non permettere che quello che allora avvenne in forma metaforica accada fisicamente sabato al Teatro Carignano, in occasione degli Stati Generali della Casa».
Lo dichiarano congiuntamente il senatore Roberto Rosso, vicecapogruppo di Forza Italia al Senato e vicesegretario regionale del partito, e Marco Fontana, segretario cittadino di Forza Italia a Torino, che proseguono:
«Le immagini e i messaggi diffusi in queste ore sui social dai centri sociali e dai pro Pal sono gravissimi: si invitano i cittadini a “bloccare” i ministri e a “dare loro l’accoglienza che si meritano”.
Un linguaggio d’odio e di intimidazione che rappresenta un vero e proprio attacco alla democrazia e alla libertà di confronto politico.
Il sindaco come si sta attivando per arginare questi facinorosi? Garantirà che l’ordine pubblico venga tutelato? Se ciò non accadrà significherà che è di fatto colluso con chi vuole trasformare Torino in un campo di battaglia, non più politica ma fisica.
Sono questi i suoi interlocutori per la normalizzazione e legalizzazione di Askatasuna?
Lo Russo è dalla parte delle istituzioni e dello Stato o dei delinquenti?
In queste ore che precedono gli Stati Generali della Casa ha l’occasione di dimostrare di stare dalla parte delle forze democratiche, esercitando le sue prerogative.
Non è più tollerabile il linguaggio lassista e accondiscendente che abbiamo registrato anche ieri sulla vicenda del focolaio di tubercolosi scoppiato nella zona grigia tollerata da Lo Russo e dal PD nella scuola occupata Neruda.
A Torino da giorni subiamo minacce fisiche e la distruzione di tutti i poster che avevamo collocato in città per annunciare l’evento: ormai siamo una città da Far West», concludono Rosso e Fontana.