«Mi impegnerò ogni giorno per costruire insieme. Il nostro Paese è unico e si muove insieme. Le priorità sono mettere al centro della politica italiana i bisogni dei Comuni, rafforzarne l'autonomia e dare dei poteri che siano all'altezza delle sfide che la contemporaneità ci mette davanti».

Lo ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, subito dopo essere stato eletto presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) dal Consiglio dell’ente riunito al Lingotto Fiere di Torino, che ospita anche – fino a venerdì prossimo – la quarantunesima assemblea nazionale dell’Anci.

Il primo cittadino torinese, Stefano Lo Russo, che ambiva alla carica, ha dovuto invece ‘accontentarsi’ della vicepresidenza.

«È prioritario – ha proseguito il sindaco partenopeo – affrontare gli aspetti chiave: dalla politica della casa e della sicurezza urbana ai temi ambientali, che oggi impattano fortemente sui Comuni, a quelle che sono le esigenze di cittadini e cittadine, come trasporti migliori, migliori servizi sociali ed educativi. Penso che solo attraverso un nuovo protagonismo dei Comuni si potrà veramente rilanciare il Paese e dare una risposta ai bisogni dei nostri cittadini e cittadine».

Un compito non facile, anche perché, come ha ribadito lo stesso Manfredi, «su tante tematiche su cui noi siamo continuamente sollecitati dalla cittadinanza abbiamo dei poteri estremamente limitati, ad esempio sui temi legati a turismo, attività commerciali, sicurezza, Protezione Civile. Tutti temi su cui noi abbiamo grandi responsabilità, ma poteri limitati».

«I Comuni devono proporre delle riforme che riguardano gli interessi dei cittadini e delle cittadine che rappresentano – ha aggiunto – per avviare un processo riformatore che è determinante per i bisogni della cittadinanza».

Tutte le Istituzioni si sono complimentate con il neo presidente, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni: «Congratulazioni e auguri di buon lavoro al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, eletto all'unanimità presidente dell'Anci. Siamo la nazione dei campanili, dei borghi e delle identità e il Governo considera centrale la collaborazione con i Comuni e i sindaci, che rappresentano la prima fila dell'impegno politico e il volto più prossimo dello Stato. Continueremo a lavorare in questa direzione, come abbiamo fatto finora, per dare risposte concrete a cittadine e cittadini e costruire una nazione più unita, forte e coesa».

Anche Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione e senatore di Forza Italia, ha augurato a lui e a tutto l’Ufficio di presidenza buon lavoro: «La storia d’Italia passa dai quasi novemila Comuni che la compongono – ha dichiarato – che sono il primo punto di contatto con la cittadinanza e hanno la capacità unica di intercettare i bisogni delle comunità e di tradurli in politiche concrete. I loro compiti, a dir poco difficili, sono fondamentali per i territori: per questo, pur in un contesto complesso, il nostro impegno è massimo nell’adottare iniziative in grado di accompagnarli nella loro missione. Una azione improntata all’ascolto e al confronto che intendo proseguire e, se possibile, migliorare ancora». «Con l’unità delle nostre voci e con la forza della nostra passione – ha concluso Zangrillo – siamo chiamati a fare delle nostre città, delle nostre comunità, gli snodi attraverso cui affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Lavorando insieme, facendo squadra, ci riusciremo».