È partito il percorso di pianificazione e programmazione necessario a garantire l’operatività del nuovo Parco Naturale dei Cinque Laghi, istituito con una legge regionale.
In qualità di coordinatore del Parco, il Consigliere metropolitano delegato all’ambiente e alle Aree protette, Alessandro Sicchiero, ha invitato gli attori locali in rappresentanza dei diversi interessi coinvolti a partecipare a una serie di riunioni propedeutiche alla stesura e all’approvazione del Ppes - Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco, che fanno seguito a un’intensa attività di ascolto degli attori locali portata avanti nell’inverno 2023-2024.
Martedì scorso nella Sala consiliare del Municipio di Ivrea (Torino) si sono svolti i primi incontri del tavolo dedicato alla gestione sostenibile delle risorse naturali e di quello sulla promozione e sullo sviluppo dell’accoglienza turistica e sulla valorizzazione agro-alimentare.
«Intendiamo proseguire il percorso intrapreso – afferma il consigliere Alessandro Sicchiero – e fare tesoro dei risultati del confronto già avviato. Tali risultati sono sintetizzati nel documento di concept del Ppes, predisposto a cura di Caire Consorzio, su cui chiamiamo in queste settimane a confrontarsi i portatori di interessi privati e di interessi sociali diffusi. Il documento è il punto di partenza dell’esplorazione e del confronto da intraprendere ora».
Il confronto con gli attori locali è stato organizzato in quattro tavoli tematici, dedicati alla gestione sostenibile delle risorse naturali (obiettivi 1 e 2 del concept), alla gestione della ricerca, della salvaguardia e della governance istituzionale del Parco (obiettivi 3, 4 e 5), alla promozione e gestione dell’accessibilità e della fruizione naturalistica (obiettivo 6), alla promozione e allo sviluppo dell’accoglienza turistica e della valorizzazione agro-alimentare (obiettivi 7 e 8).
Il lavoro è stato organizzato prevedendo di svolgere per ciascun tavolo tematico tre incontri, a distanza di tre o quattro settimane l’uno dall’altro, ciascuno dei quali avrà un significato e un ruolo specifico.
Il primo incontro ha una funzione esplorativa e comporta la discussione critica dei diversi cluster di azioni prefigurate nel concept per gli obiettivi oggetto di ciascun tavolo tematico. Gli attori coinvolti possono ovviamente proporre integrazioni dedicate a temi specifici.
Il secondo incontro ha un carattere di approfondimento e di definizione delle azioni prioritarie e dei relativi fabbisogni di risorse.
Il terzo incontro, in conclusione, dovrà esprimere una valutazione delle proposte attraverso la precisazione dei contenuti progettuali del Ppes, anche alla luce delle verifiche politiche e programmatiche condotte nel frattempo dagli estensori del Piano di sviluppo.
Introducendo i lavori, il consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero ha sottolineato che solo a seguito della definizione degli obiettivi e delle azioni del piano sarà possibile avviare la ricerca delle risorse nazionali e regionali necessarie.
L’economista Giampiero Lupatelli – che per conto di Caire Consorzio ha curato la stesura del documento di concept – ha ricordato le potenzialità di sviluppo turistico che il parco offre al territorio, grazie alla corretta valorizzazione e tutela dei suoi habitat naturali e delle sue peculiarità agricole e agroalimentari.
La scommessa che il Canavese può giocare nei Cinque Laghi è quella di coniugare la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle iniziative di valorizzazione. Nel concreto, questo significa che la valorizzazione delle pratiche di gestione agronomica e forestale sostenibile è anche e soprattutto uno strumento di conservazione e promozione della biodiversità e di valorizzazione dei servizi ecosistemici garantiti dalle aree boschive.
Nel primo incontro dedicato alla gestione sostenibile delle risorse naturali, dagli interventi dei rappresentanti delle associazioni sportive locali, come l’Avis di Ivrea e la Compagnia Cinque Laghi, è emerso un forte interesse per la tutela e la valorizzazione di un territorio che offre importanti spazi e occasioni per una fruizione sportiva rispettosa dell’ambiente.
Hanno portato il loro contributo di idee e proposte anche l’associazione Amici Mombarone, alcuni studiosi naturalisti, l’associazione Vivere i Parchi, la cooperativa Acque Potabili di Bienca, l’associazione di pescatori sportivi Fipsas, il gruppo Aib di Chiaverano e l’associazione fondiaria La Serra, che hanno insistito sulla necessità di vigilare sul rispetto delle norme che tutelano la biodiversità nella Zona Speciale di Conservazione dei laghi Sirio, Pistono, Nero, San Michele e di Campagna, ma anche sulla valorizzazione dei servizi ecosistemici garantiti dalle aree boschive, dai seminativi e dai prati umidi e sulla tutela della fauna ittica.