Inaugurata la seconda canna del Frejus

Attesa da quattordici anni, apre la nuova infrastruttura che collega Italia e Francia. All’evento sono intervenuti i ministri dei Trasporti di Italia e Francia, Matteo Salvini e Philippe Tabarot, e il governatore piemontese Alberto Cirio

Eliana Puccio 29/07/2025
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Giornata storica per i rapporti tra Italia e Francia.

Dopo oltre 14 anni di lavori e di collaudi è stata inaugurata la seconda canna del Traforo del Frejus che collega il nostro Paese, da Bardonecchia, con la Francia (Modane, nel dipartimento della Savoia).

Verrà aperta al traffico oggi alle ore 20.

A inaugurarla ieri sono intervenuti i ministri dei Trasporti di Italia e Francia, Matteo Salvini e Philippe Tabarot, con i rappresentanti delle istituzioni locali e delle imprese. In una valle blindata dopo la guerriglia scatenata dai No Tav sabato scorso, questa volta non ci sono stati disordini e contestazioni.

Con 12,9 km di lunghezza e 8 metri di diametro, la nuova canna si affianca a quella esistente, rendendo il Traforo del Frejus, inaugurato nel 1980, la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. Garantiti i più elevati standard di sicurezza, con 34 rifugi, 9 by-pass carrabili e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione. Ogni canna è dotata di una corsia per senso di marcia (verso la Francia con annessa banchina di servizio, verso l'Italia con annessa corsia di servizio), limitando il rischio di incidenti e facilitando gli interventi di soccorso. L'opera - realizzata dalle due concessionarie, la francese Sftrf e l'italiana Sitaf (gruppo Astm) - è considerata strategica per la mobilità europea, realizzata con attenzione alla sostenibilità ambientale. Il progetto ha un valore di 700 milioni di euro. Alla realizzazione hanno lavorato complessivamente 950 imprese.

«Un’ulteriore opera che aspettavamo da anni è diventata realtà per le nostre comunità e il nostro territorio» – ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nell’intervento svolto durante la cerimonia di inaugurazione della seconda canna del tunnel del Frejus, tenutasi alla presenza di numerose autorità tra le quali Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo italiano, e Philippe Tabarot, ministro dei Trasporti del Governo francese.

«È un momento storico – ha dichiarato il governatore piemontese – perché continua la riapertura del Piemonte al contesto internazionale, per la quale abbiamo lavorato per risolvere i momenti difficili che abbiamo ereditato. Il vicepremier Salvini non ci ha mai fatto mancare il supporto e il coraggio necessario. I valichi sono strumento di sviluppo e crescita per le vallate e per l’intero territorio».

«Continua quindi – ha ribadito Cirio – la stagione dello sblocco e dell’apertura di diverse infrastrutture di importanza strategica per la nostra economia: ad aprile abbiamo riattivato la ferrovia del Frejus, chiusa per un anno e mezzo a causa di una frana in territorio francese, un mese fa è toccato ad un intervento atteso da tantissimi anni come il tunnel del Tenda, che ha già registrato oltre 30mila passaggi e provocato un aumento del 10% del turismo, la variante di Demonte ha avuto il via libera di Bruxelles, con i francesi è stato avviato un tavolo di lavoro per il raddoppio del traforo del Monte Bianco, e a fine anno sarà finalmente completata l’Asti-Cuneo».

«È anche la prova – ha quindi concluso – che le opere si fanno, anche in questo territorio: perché il dissenso è sempre legittimo purché avvenga nel rispetto delle regole e della democrazia, ma non sono accettabili le violenze ad opera di un manipolo di delinquenti che attaccano operai e forze dell’ordine».

«L’inaugurazione della seconda canna del Traforo del Frejus – ha affermato l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi – rappresenta un passo storico per la mobilità tra Italia e Francia e un punto di svolta per la sicurezza e l’efficienza del nostro sistema infrastrutturale alpino. È un’opera strategica non solo per il Piemonte, ma per tutto il corridoio europeo che collega il Mediterraneo all’Europa del Nord. Grazie alla separazione dei flussi di traffico e agli elevati standard di sicurezza, il nuovo tunnel garantisce un transito più fluido e protetto, in particolare per il trasporto merci. Questo traguardo arriva in un momento cruciale: a pochi giorni dalla chiusura programmata del Monte Bianco, che renderà ancora più centrale il ruolo del Frejus come asse logistico fondamentale».

«Un’altra tappa importante per il potenziamento della viabilità internazionale che collega il Piemonte con la Francia e l’Europa. Un intervento strategico che migliora la fluidità del traffico e garantisce standard di sicurezza sempre più elevati. Si tratta di un investimento rilevante che rafforza il ruolo del nostro territorio nei grandi corridoi europei del trasporto e della logistica» – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino.

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