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AdnKronos
"Ecco la nostra Genova 2030"
Pietro Piciocchi, candidato sindaco per il centrodestra, ha presentato il suo programma. "Uniti vogliamo portare a termine il lavoro fatto"
Monica Bottino 11/04/2025
«Noi siamo il nuovo, abbiamo una passione e metteremo la nostra unità al servizio di Genova: abbiamo un lavoro da completare». Così il candidato sindaco di centrodestra, Pietro Piciocchi, che ieri ha presentato il suo programma elettorale, ha voluto spiegare la sua mission per la città. «Ho deciso, dopo 8 anni di lavoro qui, di proseguire, nella logica del servizio - ha continuato - potevo tornare al mio lavoro di avvocato, alla mia grande famiglia, ma ho sempre detto che, chi tanto ha avuto, molto deve restituire». Quindi, insieme con Ilaria Cavo, candidata vicesindaco, con lui sul palco, Piciocchi ha illustrato il programma, facendo esempi di cose fatte e cose da fare, in una continuazione logica di interventi che devono essere fatti per non fermare il cambiamento. Con loro Edoardo Rixi, viceministro e coordinatore della Lega, Matteo Rosso coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, e tutti gli altri rappresentanti di partito, che hanno annunciato anche l’arrivo a Genova dei leader nazionali per sostenere la candidatura di Piciocchi. Tanti, tantissimi i temi, ma pratici, non ideali. A cominciare dalla creazione dei 20mila nuovi posti di lavoro entro il 2030, al sostegno del porto, ma anche ai temi del welfare, oltre che all’educazione e alla cultura. Il programma, dettagliatissimo, prevede una grande attenzione ai singoli Municipi. Economia, sicurezza («punteremo molto sui vigili di quartiere, che già ci sono, ma che saranno potenziati, lavoreremo sulla videosorveglianza per il presidio del territorio, ma lavoreremo anche sulla cultura della legalità, per un grande patto sulla sicurezza nella nostra città»), commercio di quartiere («sostegno alle iniziative dei Centri Integrati di Via per il decoro, l’illuminazione, la sicurezza e l’attrattività dei quartieri, nuovi parcheggi kiss&buy per il miglioramento dell’accessibilità»), infrastrutture («connessioni tra il nuovo Waterfront di Levante, l’area del centro e l’area del Porto Antico), realizzazione dello Skymetro («me lo chiedono i cittadini fermandomi per la strada»), ma anche il sostegno alla Gronda e al Terzo Valico, mentre della funivia del Lagaccio non c’è traccia. Il programma di Piciocchi è lungo, molto articolato, con grande attenzione alla riqualificazione dei quartieri, come quello che vedrà, a Marassi, il nuovo stadio, con la restituzione della piastra ai residenti, e una nuova sede per l’Istituto Firpo. L’intreccio tra il futuro, già impostato, e quello che è stato fatto è la forza della coalizione di Piciocchi, perché lui stesso fa fatica ad elencare i tanti progetti già conclusi e quelli che verranno. Diga di Begato, Waterfront di Levante, rigenerazione urbana di Cornigliano, di Sampierdarena, la realizzazione del parco delle Dune nella fascia di rispetto di Prà e molto altro, grande attenzione alla riqualificazione degli impianti sportivi («quando siamo arrivati non ce n’era uno a norma»). Argomento sociale. «Sia chiaro non è appannaggio della sinistra», dice Piciocchi: «quando siamo arrivati avevamo 18mila utenti, oggi ne abbiamo 32 mila e abbiamo raddoppiato l’impegno di spesa per loro. E alla mia elezione farò un programma per l’invecchiamento attivo, con la prosecuzione della gratuità dei mezzi pubblici, il bonus taxi, l’assegno per le badanti. Per i giovani azzererò le liste di attesa per gli alloggi pubblici e una riduzione dell’Imu per chi affitta a famiglie under 35».
«Intanto noi abbiamo un programma e questa è una cosa positiva. Non so quando arriverà il programma degli altri - così il presidente della Regione Marco Bucci, alla presentazione del programma elettorale diPiciocchi - Il programma è serio, è fatto di cose pratiche, cose da fare, cose su cui si gioca la faccia e la reputazione. E ovviamente con la convinzione che tutte queste devono essere fatte nei prossimi 5 anni». «C’è non solo la prosecuzione delle infrastrutture, ma anche nuove infrastrutture e nuovi sistemi che aiutano a cogliere quelle necessità dei cittadini che ancora non sono state colte, ma soprattutto c’è lo sviluppo della città per il futuro dei prossimi 20 anni e delle nuove generazioni - ha detto -. Noi abbiamo bisogno di una città che si proietti nel mondo, che abbia una visione strategica e che questa strategia diventi veramente Genova internazionale, la gateway dell’Europa del Sud dove c’è posto per tutti e dove ci sono pari opportunità per tutti. Questa è la cosa importante».
Direttore: DIEGO RUBERO
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