Nella Sala degli Specchi di Palazzo Reale c’erano proprio tutti quelli che contano nel mondo dello sport, della politica cittadina e nazionale per dare il via a un immaginario conto alla rovescia per i prossimi Special Olympics World Winter Games – Turin 2025.
Tutti a condividere lo stesso messaggio: ‘Il futuro è qui’.
Dall'8 al 15 marzo 2025, il capoluogo piemontese ospiterà i Giochi Olimpici Invernali dedicati alle persone con disabilità intellettive, dimostrando l’incredibile potere dello sport nel contrastare l’emarginazione e promuovere inclusione e solidarietà.
I Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025 accoglieranno 1.500 atleti provenienti da 102 Paesi, che gareggeranno in otto discipline: sci alpino, sci nordico, danza sportiva, pattinaggio artistico, floorball, snowboard, racchette da neve e short track. Saranno coinvolti più di mille coach e delegati, duemila volontari, mille media accreditati e circa centomila spettatori.
La città di Torino ospiterà le gare di floorball, pattinaggio artistico e short track. Sestriere sarà la sede delle gare di sci alpino e racchette da neve. Bardonecchia accoglierà le gare di danza sportiva e snowboard, mentre Pragelato avrà lo sci di fondo. Torino sarà anche teatro della Cerimonia di Apertura (8 marzo) e della Cerimonia di Chiusura (15 marzo) dei Giochi, insieme ad altri eventi, come il Global Youth Leadership Summit, il programma Healthy Athletes, il Motor Activities Training Program e il Young Athletes Program.
Per arrivare ad accendere la torcia olimpica è stato promosso un incredibile lavoro di squadra, reso possibile dal Governo italiano, dalla Regione Piemonte, dai Comuni e dalle aziende che insieme hanno lavorato per promuovere l’inclusione e il lascito che i Giochi avranno per Torino e l’Italia.
Troppo spesso la mancanza di comprensione sulle disabilità intellettive genera paura, esclusione e opportunità mancate. I Giochi Mondiali Invernali mettono invece in evidenza la determinazione e il coraggio di atlete e atleti di Special Olympics, mostrando al mondo una prospettiva diversa sulla disabilità intellettiva, favorendo una comprensione più profonda e abbattendo barriere e stereotipi.
I Giochi Mondiali Invernali rappresentano un importante riconoscimento per Special Olympics Italia, che da oltre 40 anni è in prima linea nel cambiamento di mentalità riguardo al potere dello sport nel promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva: offrire pari opportunità a tutte e tutti conduce verso un futuro più luminoso per ognuno.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, oltre al sindaco del Comune di Torino Stefano Lo Russo, ai sindaci di Sestriere Giovanni Cesare Poncet e di Pragelato Massimo Montrucchio e al vicesindaco di Bardonecchia Vittorio Montabone e all’assessora regionale allo Sport Marina Chiarelli, c’era anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che ha dichiarato: «Tutta la grandezza di questo evento è rappresentata dagli atleti, che ci raccontano la loro grandezza grazie a impegno, forza, resilienza e coraggio e ci dimostrano che i supereroi esistono e fanno più grande la nostra nazione».
«È molto più di un evento sportivo – ha aggiunto Andrea Abodi, ministro dello Sport –. Per noi è un’opportunità di imparare e rinnovare il nostro impegno a rendere indifferenti le differenze, che non vanno nascoste, ma valorizzate».
Alessandra Locatelli, alla guida del ministero per la Disabilità, ha definito la manifestazione «un momento di identità per tutti noi. Lo sport degli 'Special Olympics' significa anche più autonomia, maggior consapevolezza di se stessi e, per tutti, fare un salto di qualità nel trasmettere e vedere le capacità, i talenti e le competenze delle persone e non i limiti o un'etichetta».
«Questa – ha ribadito la ministra – è un’occasione per il nostro Paese e le nostre comunità, perché cresciamo insieme se non lasciamo indietro nessuno e dimostriamo che quelle capacità e talenti sono di tutti».
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Comitato Organizzatore dei Giochi Mondiali Invernali, ha parlato di «un evento che abbatte barriere e pregiudizi col linguaggio universale dello sport, valorizzando le capacità di ciascuno». Poi ha presentato l’ospite d’onore, Moly, la mascotte dei giochi frutto del talento di ragazze e ragazzi di diverse scuole italiane: una simpatica lontra con in testa la Mole Antonelliana, che è già entrata nel cuore di tutti.
Infine, Mary Davis, ceo di Special Olympics International, arrivata a Torino per l’occasione e reduce da un ricevimento alla Casa Bianca, ha portato i saluti e un grande in bocca al lupo da parte del presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, da sempre molto interessato alla causa. «Ospitare i Giochi Invernali è un grande sforzo di squadra e siamo grati al Comitato Organizzatore Locale di Torino 2025 – ha detto Mary Davis – e ai team di Special Olympics Italia, che stanno lavorando instancabilmente per garantire la migliore esperienza possibile ai nostri atleti. Ringraziamo inoltre il Governo italiano, la Regione Piemonte, i Comuni e tutti i nostri sponsor aziendali che valorizzano l'inclusione e l'impatto a lungo termine che questi Giochi Invernali creeranno, non solo a Torino e in Italia, ma in tutto il mondo».
‘The future is here’: questo il claim degli Special Olympics. Ora tocca a noi.