Torino, costretti a notte in strada per permesso di soggiorno
La Questura ha spiegato che sono state avviate le procedure per la riallocazione delle attività in altre sedi
A Torino decine di migranti sono stati costretti a dormire per strada, in coda - la Cgil che lo denuncia dice anche per giorni - per il rinnovo del permesso di soggiorno. E' accaduto davanti all'Ufficio Immigrazione di corso Verona, dove i migranti hanno allestito giacigli di fortuna per resistere alle temperature che durante la notte scendono sotto lo zero.
«Questa spiacevole situazione - spiega oggi la Questura in una nota - si è verificata a causa della sopravvenuta riduzione della capacità ricettiva della struttura. Al riguardo - sottolinea - sono state avviate le procedure per la risoluzione della problematica concernenti la parziale riallocazione delle attività attualmente svolte in corso Verona presso la sede della Questura di via Tommaso Dorè e presso la sede del Commissariato di Barriera Milano».
«Il decentramento di tali attività - spiega - dovrebbe realizzarsi già nelle prossime settimane, mentre una soluzione più strutturata e funzionale sarà disponibile entro il prossimo autunno, nelle more della realizzazione di una nuova palazzina prevista all'interno della caserma di via Tirreno. Presso la sede principale della Questura verrà indirizzata l'utenza che presenta le istanze di soggiorno attraverso le Poste Italiane, mentre la consegna dei documenti avverrà presso il Commissariato di Barriera Milano».
Il Comune di Torino, precisa ancora la Questura, «ha garantito di implementare i servizi di assistenza in favore degli stranieri che nottetempo sostano in fila sulla pubblica via». E previsto anche un progressivo decentramento delle attività presso altri Commissariati e l'attivazione di un sistema di prenotazione digitale. E ancora, dall'inizio dell'anno l'organico dell'Ufficio Immigrazione è stato potenziato di dieci unità.