Il questore potenzia i servizi anticrimine contro i reati predatori,  lo spaccio e la movida violenta in centro storico. E anche le altre forze dell’ordine continuano la loro opera di sorveglianza, pur se spesso vanificata dall’immediata liberazione dei soggetti arrestati.
In particolare, nel pomeriggio di lunedì e fino a sera, la polizia ha battuto i caruggi di Prè, fino alla stazione Principe. Ad operare gli agenti del Commissariato Prè, insieme al Reparto Prevenzione Crimine Liguria e al Reparto Operativo Polfer di Genova Principe. Prezioso l’ausilio delle Unità Cinofile antidroga.
I controlli hanno interessato la zona compresa tra piazza Inferiore del Roso – piazza Vittime di Tutte le Mafie – piazza Metelino – piazza di Santa Fede, oltre che via Prè fino a  vico Largo e via Gramsci.
Durante i controlli sono stati identificati e allontanat diversi pregiudicati, in un bar è stato scovato un 64enne centrafricano colpito da un provvedimento di rintraccio emesso dal Tribunale di Genova. Complessivamente sono state controllate oltre 100 persone, alcune ancora al vaglio della polizia.
Sempre più spesso gli operatori hanno a che fare con le stesse persone, che ricevono al massimo l’ordine di andare via da Genova e ovviamente non lo rispettano, 
Emblematico ancora una volta il caso di uno spacciatore egiziano arrestato sempre lunedì sera dalla polizia locale. Trovato in possesso di una modica quantità di droga, è stato multato. Due ore dopo è stato fermato nel corso di una rissa: nel frattempo si era già rifornito e aveva con sé molto più stupefacente, nascosto sotto il cappello. Arrestato anche a fronte di tanta sfrontatezza e pericolosità, è stato portato ieri mattina davanti al giudice, che ha convalidato l’arresto ma ha subito rimesso in libertà l’egiziano, da tempo noto per precedenti specifici.