L'ex assessore in una lettera: "Chiamato in causa senza possibilità di replica"
Roberto Formento 04/12/2024
Scontro “a distanza” tra il sindaco di Mondovì Luca Robaldo e la Lega, in particolare con l’ex-assessore Guido Tealdi, che nei giorni scorsi a mezzo lettera ha replicato piccato ad un intervento del primo cittadino monregalese che, in Consiglio comunale, lo ha tirato direttamente in ballo.
Riavvolgiamo il nastro. Il casus belli è l’intervento, nel contesto della discusssione del DUP di lunedì scorso, del consigliere Carlo Cattaneo, che come Tealdi veste i colori della Lega. “Rispetto all’ultimo DUP qualcosa è andatpo storto, il da farsi è rimasto sulla carta – ha esordito Cattaneo nel suo intervento -. Sul decoro urbano e sui rifiuti andiamo sempre peggio, anche se sarebbero sufficienti piccoli accorgimenti per evitare lo spargimento dei rifiuti ovunque, che però non sono in programma: spero quantomento che venga intensificato il controllo. In merito al commercio, poi, mi fa male vedere in che stato di sia ridotto; non sarà colpa vostra, ma quello che sta succedendo sal tessuto commerciale locale è sotto gli occhi di tutti. Gli eventi, poi, li ho trovati per la maggior parte autoreferenziali, giusto per farsi una bevuta.... di gin tra amici, e non sapevo che il Monregalese fosse produttore di gin (il riferimento è all’evento GinItaly che andrà in scena nei prossimi giorni, ndr). E poi abbiamo un’area camper non ancora realizzata e per la quale si è mancata la partecipazione ad un bando, uno scaricatore rotto prima ancora del collaudo, scarichi fognari a cielo aperto da noi già denunciati ma ignorati dall’amministrazione”.
La replica del sindaco si apre con un (evidentemente volontario) lapsus: “Consigliere Tealdi... anzi, Cattaneo, mi sono confuso, chiederò scusa”, esordisce Robaldo, con un cappello che provocherà la reazione dell’ex assessore che pubblichiamo in calce. “Non credo che la nostra attività nelle manifestazioni sia stata autoreferenziale -ha ribattuto Robaldo -, e non o visto eventi diversi rispetto a quelli che abbiamo conosciuti: ho visto l’inserimento di manifestazioni innovative che, certo, magari non riscontrano il gusto di tanti. Mi spiace che il consigliere Cattaneo, o chi ha sostenuto questo suo intervento da parte del partito, consideri autorrferenziali le nosre iniziative, i trasparenti percorsi di partenariato che abbiamo attivato. Penso che questa suo pensiero sia sbagliato. Lo stesso dicasi sul commercio, sul quale ci siamo inseriti nel percorso intrapreso da chi se ne è occupato per dieci anni (l’ex assesore Teald, appunto, ndr) con impegno ed intuizioni corrette ma in definitiva senza lasciarci chissà quale stragrande eredità”.
Insomma un attacco “alla distanza” la cui replica non si è fatt attendere.
“Credo di avere diritto di replica, preso atto che il signor sindaco e presidente della Provincia parla di me in seduta pubblica, quando io non posso rispondere – scrive Guido Tealdi -. Signor sindaco, sono sempre stato convinto che lei fosse rispettoso dei ruoli pubblici e di chi ha l’incombenza di esercitarli. Mi sbagliavo: lei, caro sindaco, non può fare illazioni su fatti che non conosce, non può mancare di rispetto ad un consigliere che da un anno e mezzo le sta di fronte in consiglio, chiamandolo col mio nome e pensando di fare lo spiritoso. Lo potrebbe fare al bar, non in consiglio! Riguardo al mio passato ruolo di assessore, le comunico che non mi faccio certo giudicare da lei, visto che in quel periodo era residente a Montezemolo e l’unico commercio che conosceva era quello fatto col suo banchetto per la vendita di miele alle sagre di Mondovì (tra l’altro sono sempre stato un suo acquirente: in quel periodo qualcosa di dolce lo aveva ancora). Tornando al mio assessorato, ho sempre accettato qualsiasi critica che arrivasse sia dall’opposizione che dai commercianti di allora, con i quali mi confrontavo molto frequentemente sia andandoli a trovare che in riunioni collettive! Però, signor sindaco, lei non rivanghi il passato: lei dovrebbe migliorare le sorti della città che si pregia di amministrare; avrebbe dovuto rispondere alle domande del consigliere Cattaneo quando le chiedeva come mai non ha partecipato al bando per l’area camper, oppure quando chiedeva lumi sulle rotture ai tubi dello scaricatore e del problema fognario in frazione. Riguardo a ciò, visto che a lei piacciono gli show con i secchi (riferendosi al secchio esibito da Robaldo nel corso del Consiglio comunale, sulla questione del trasporto della terra di riporto del cantiere dello scaricatore, ndr), nella futura seduta a Merlo le farò trovare un secchio di quel liquido che esce non molto lontano dalla chiesa: le anticipo che non è né acqua benedetta, né birra, né gin. Però, inutile fare domande, non risponde! Eppure, un sindaco di tutti dovrebbe rispondere e lavorare per i cittadini, non fare cabaret in consiglio comunale, ma forse intendo diversamente il ruolo di amministratore pubblico”.
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