All’ingresso del Salone Nautico, Marco Bucci ha la fascia tricolore a fare gli onori di casa. E accoglie il vice premier Salvini che gli si getta al collo: «Che piacere vederti», dice Bucci. «Il mio è doppio», replica Salvini. Poi il siparietto con Edoardo Rixi: «Senti, quel signore lì lo salutiamo?».
Il leader della Lega ribadisce quanto detto ai giornalisti: «Sei la scelta migliore che si potesse fare, chapeau. I genovesi ti conoscono e ti apprezzano, adesso ti conosceranno anche gli spezzini, i savones, gli imperiesi». La replica è quella di un sindaco in stile veda un po’ lei: «Già cominciano».
Inevitabiole che il Nautico sia anche la platea dei grandi incontri. E dopo Rixi e Salvini, Bucci ha il primo faccia a faccia con lo sfidante Andrea Orlando. Toni distesi, sorrisi istituzionali e un accordo in vista del mese tutt’altro che semplice che li attende: «Non scrivete Patto del Nautico, non esageriamo, dobbiamo fare la campagna elettorale. abbiamo convenuto che bisognerebbe essere corretti, senza darsi dei delinquenti. Abbiamo parlato molto, è giusto parlare», rivela Bucci, che non ha perso certo la vena scherzosa:«Avrei voluto dirgli che, se vinco io, venga a fare l’assessore, ma non ho osato. Se avrebbe accettato? Chiedetelo a lui. Il contrario non succederà, non vale la pena parlarne».
La distanza tra le due posizioni, tra le due visioni c’è tutta, resta enorme. E lo stesso Orlando la ribadisce poco dopo, al termine della presentazione del Nautico e degli interventi degli imprenditori. Dai quali o si discosta volontariamente, o dimostra di non aver capito il messaggio. Per l’uomo della sinistra l’ideologia deve restare davanti ai risultati; «Il Salone è una grande eccellenza italiana, negli anni la nautica in Liguria è cresciuta. Propongo di costruire, mettendo insieme le imprese della nautica, l’università e la Regione, un grande centro internazionale per la nautica sostenibile. In alcuni settori ha ritardi nel passaggio a materiali e combustibili sostenibili e la Liguria può essere il posto in cui si fa la differenza». L’appello era stato il contrario. Quello a mettere da parte certe fissazioni che non portano miglioramenti ma fanno scema sui programmi elettorali e puliscono più le coscienze che l’aria.
Bucci avrà anche giocato in casa, da esperto velista qual è, ma alla prima uscita al Salone non c’è stata partita.
DPist