È caccia all'uomo per rintracciare il responsabile dell'omicidio avvenuto ieri sera a Torino in corso Giulio Cesare, dove un trentenne di origine nigeriana è stato colpito da almeno quattro coltellate all'addome e al torace (non al collo, come era stato ipotizzato inizialmente).
L'aggressione è iniziata poco dopo le 21 sul lungo Dora Savona, per poi proseguire sul controviale di corso Giulio Cesare, all'altezza del civico 14, in una zona nota per lo spaccio, al confine tra i quartieri Aurora e Barriera di Milano. La polizia, con gli uomini della Squadra Mobile guidati dal dirigente Davide Corazzini, sta ricostruendo la dinamica: una lite scoppiata nei pressi di un kebabbaro, con spintoni e pugni, fino a quando è spuntata una lama. La vittima è stata colpita con più fendenti e si è accasciata a terra. Sul posto sono intervenuti, oltre a Corazzini e alla polizia scientifica, anche la capo della sezione Omicidi Valentina Costa, la dirigente delle Volanti Edvige Strina e il pm di turno, Laura Longo. L'arma del delitto non è stata ancora trovata, mentre gli agenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona, che potrebbero rivelarsi decisive per identificare l'assassino. "Una morte annunciata - ha commentato Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d'Italia in Circoscrizione 7 - In corso Giulio Cesare e Lungo Dora Savona la violenza è quotidiana. I cittadini sono spaventati, servono interventi urgenti". Non è il primo omicidio in quella zona. Poco distante, sempre in corso Giulio Cesare, al civico 25, il ventenne marocchino Hamza Moufiki fu ucciso a coltellate: il suo assassino, un ragazzo di 17 anni, venne arrestato dopo una breve fuga. Nella notte tra il 2 e il 3 maggio scorsi un diciannovenne, Mamoud Diane, è morto dopo essere stato trafitto alla schiena da una coltellata. L'assassino non è ancora stato trovato.