Nuovi disordini nella casa di reclusione San Michele di Alessandria
Venerdì sera sono state messe a ferro e fuoco due sezioni del carcere
Due sezioni della casa di reclusione San Michele di Alessandria sono state messe a ferro e fuoco, ieri sera, da una decina di detenuti magrebini.
«Per una presunta telefonata non autorizzata - fa sapere il Sappe in una nota - non hanno fatto rientro nelle celle e hanno colpito con un pugno il sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio, rimasto contuso. Solo l'intervento dei colleghi fuori servizio ha riportato la situazione sotto controllo».
«Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri - sottolineano Donato Capece e Demis Napolitano, rispettivamente segretario nazionale e vicesegretario regionale -. Siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che vogliono e non in un carcere. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma operano umili servitori dello Stato che, attualmente, si sentono abbandonati dalle istituzioni».