Giornata di follia sulle strade genovesi che hanno visto due uomini sfidare le forze dell’ordine.
Il primo episodio ha avuto come protagonista uno youtuber ventiquattrenne, noto sui social media per i numerosi video di manovre spericolate in moto, che ha deciso di scegliere la città della Lanterna come location per ambientare una delle due bravate con cui cercare consensi in rete. Alla fine però, anziché il pieno di like, ha finito per ottenere un paio di manette scattate con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.
Il giovane, residente in provincia di Bolzano, è arrivato a Genova insieme a un amico per realizzare nuove riprese scegliendo come sfondo la costa del levante cittadino. Durante le registrazioni ha eseguito una pericolosa impennata in corso Europa proprio davanti a una pattuglia dei carabinieri. I militari gli hanno intimato l’alt, ma il motociclista anziché fermarsi è scappato imboccando lo svincolo per il quartiere di Nervi dopo alcune manovre contromano.
Nel corso della fuga la sua guida si è fatta ancora più rischiosa, anche a causa della presenza di numerosi pedoni in città per la festività. Lo youtuber ha messo a repentaglio l’incolumità dei passanti arrivando perfino a salire sui marciapiedi e costringendo i pedoni a spostarsi d’istinto per evitare di essere investiti, alcuni hanno anche riportato lievi ferite nel tentativo di mettersi in salvo.
La pattuglia ha proseguito l’inseguimento fino a quando il giovane ha urtato il veicolo militare tentando un’inversione di marcia. Fermato, il 24enne è stato immobilizzato e posto in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento del veicolo militare, in attesa del giudizio direttissimo.
Altrettanto folle è stata la dinamica che ha portato all’arresto di un uomo di 44 anni, che questa volta ha scelto come bersaglio il commissariato di polizia di Genova Cornigliano, contro il quale ha iniziato a scagliare pietre, apparentemente senza un motivo. È stato sorpreso proprio mentre sfogava il suo istinto, è stato così arrestato dagli agenti e condotto nel carcere di Marassi.
La cosa ancor più incredibile è emersa al momento del riconoscimento. È infatti emerso che l’uomo, anziché a tirare pietre contro la polizia avrebbe dovuto essere in casa, agli arresti domiciliari. Invece, uscendo, aveva già aggredito una persona su un autobus e in passato più volte era stato trovato fuori dal domicilio senza giustificato motivo. Oltre al danneggiamento della sede del commissariato dovrà così anche rispondere dell’evasione.