Il giorno dopo il grave fatto dell’accoltellamento del capotreno che stava verificando i biglietti di due egiziani a bordo di un regionale all’altezza della stazione di Rivarolo il traffico ferroviario ha risentito dell’immediata protesta del personale che ha scioperato per chiedere maggiori tutela e sicurezza.
Numerose anche le reazioni del mondo sindacale e politico a un episodio inquietante che on può lasciare indifferenti. «Nemmeno una parola, da parte del Pd ligure, contro la 16enne di origine nordafricana che ha ottenuto la cittadinanza italiana (denunciata e subito rilasciata) e il 21enne aggressore egiziano (arrestato) che ha accoltellato il capotreno lasciandolo a terra in un lago di sangue soltanto perché aveva chiesto il biglietto alla coppia di passeggeri», attacca diretta Francesca Corso, assessore comunale e segretario provinciale della Lega di Genova. Chi prova a dire qualcosa è Cristina Lodi, di Azione. Ma non prende posizione netta: «Urge una riflessione approfondita e concreta. Oggi, a fronte di uno scambio di riflessioni con le organizzazioni sindacali , possiamo condividere e sostenere il loro pensiero, ovvero che sia necessario soprattutto che a livello regionale venga ripristinato immediatamente un tavolo tecnico sulla sicurezza con Trenitalia, Polfer, le prefetture, la Regione e, appunto, le organizzazioni sindacali». Ma a smentirla sono gli stessi sindacati che non hanno più voglia di parole: «Esiste un problema e bisogna risolverlo, per questo chiediamo che il Prefetto di Genova ci convochi - spiegano il segretario generale della Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo e i segretari regionali con delega alla mobilità della Fit Cisl Liguria Sandra Piana e Santo Pugliese -. Non serve la moltiplicazione dei tavoli sulla sicurezza, esistono già e bisogna farli rispettare ed è questo che chiediamo al Prefetto. Da inizio anno ci sono state 14 aggressioni ad autisti Amt con prognosi da 6 a 13 giorno, c’è un problema anche nel trasporto pubblico ma con l’azienda sono stati fatti alcuni passi in avanti. E dobbiamo intervenire anche sui treni trovando soluzioni concrete senza proclami».