«Ho dormito benissimo e ho fatto colazione all’italiana, uova e bacon oggi non servivano, arrivato in Comune ho incontrato gente che mi ha salutato facendomi gli auguri, dicendo bravo, complimenti, una giornata quasi normale». Marco Bucci scherza con i giornalisti uscendo dalla cerimonia, che si è tenuta in Prefettura a Genova per la consegna della Medaglia d’Onore.
Una prima occasione per ragionare sui risultati elettorali. «Io non ho ancora fatto l’analisi di Genova (comune dove maggiore è stato il voto del centrosinistra, ndr), che è il punto di domanda che voglio capire bene - spiega -. Qualcuno ha detto che i genovesi non mi hanno perdonato il fatto di non fare più il sindaco, però non lo so, vedremo, perché il fatto di andare in Regione non credo voglia dire abbandonare la città, anzi lavoreremo ancora di più che ancora più grinta per la città di Genova, come per tutte le città della Liguria, senza distinzioni». Anche perché il neo governatore ripete quella frase che ha coniato per la prima volta nell’intervista al nostro Giornale: «Voglio essere il sindaco dei liguri». È diventata il suo slogan vincente.
Bucci ha poi ricordato i tempi necessari per l’insediamento. «Le procedure non sono velocissime, non è questione di 24 ore - ha spiegato -. Bisogna che il tribunale dichiari l’elezione e dopo che ci sia la decadenza da sindaco. Quindi queste cose andranno avanti per almeno una settimana, e fino a quando non sarò nominato è ovvio che non posso fare il presidente».