A meno di due mesi dalla quinta edizione torinese delle Atp Finals, Torino inizia a respirare aria di tennis.
Da domani parte infatti il tradizionale percorso di avvicinamento al torneo dei campioni, 'Tennis in città', una serie di appuntamenti che porteranno questo sport in piazze e parchi.
Si comincia da piazzale Grande Torino, lo spazio che durante il torneo accoglie il pubblico diretto all'Inalpi Arena e al Fan Village. Qui, fino a domenica 7 settembre, saranno allestiti un campo da minitennis e un'area per il tennistavolo, a disposizione di chiunque voglia cimentarsi con le discipline della racchetta, sotto la guida degli insegnanti dell'istituto superiore di formazione Roberto Lombardi della Fitp. L'evento, promosso in collaborazione con Città, Regione e Ufficio scolastico regionale del Piemonte, è suddiviso in otto tappe, nei fine settimana.
Dopo piazzale Grande Torino toccherà a piazza Castello, dal 12 al 14 settembre, insieme alla manifestazione benefica Tennis and Friends, piazza Arbarello (19-21 settembre), parco Peccei (26-28 settembre), piazza Vittorio Veneto (3-5 ottobre), parco Ruffini (10-12 ottobre), parco Dora (17-19 ottobre), piazzale Piemonte-Grattacielo Regione Piemonte (24-26 ottobre).
Intanto è notizia del giorno anche l'aver scongiurato la sovrapposizione di due grandi eventi. «Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, e all'Amministratore Delegato Luigi De Siervo, per la decisione di modulare il calendario del massimo campionato di calcio, evitando la sovrapposizione tra il derby di Torino e la giornata inaugurale delle Nitto Atp Finals, prevista per il prossimo 9 novembre» ha spiegato il presidente della Fitp, Angelo Binaghi.
«Questa scelta rappresenta un gesto di grande sensibilità sportiva, che riconosce il valore di un evento di portata internazionale, capace di conferire prestigio e visibilità al nostro Paese - ha aggiunto - L'anticipo della partita al sabato permetterà agli appassionati, italiani e stranieri, di godere di due appuntamenti sportivi di altissimo livello, senza conflitti di programmazione, favorendo una sinergia virtuosa tra le due discipline e rispettive utenze».
Binaghi ha poi concluso: «Un ringraziamento sentito a chi ha reso possibile questa decisione: un segnale concreto di come lo sport italiano possa fare squadra, anche fuori dal campo».