'Idrogeno e nuovi combustibili per la mobilità: prospettive economiche' è il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 27 novembre 2025, a partire dalle ore 15.00, negli spazi di Intesa Sanpaolo Innovation Center in corso Inghilterra 3 a Torino, a chiusura delle attività dello Spoke 14 del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most).
Una giornata di lavori durante la quale istituzioni, ricercatori e aziende faranno il punto sul ruolo dei combustibili innovativi nella transizione energetica. Spoke 14 segue l’intera filiera dell’idrogeno e dei combustibili innovativi: dalla produzione allo stoccaggio, dalla distribuzione alle applicazioni nei diversi mezzi di trasporto, quali aerei, navi, treni, veicoli pesanti e leggeri, fino alla mobilità attiva.
Particolare attenzione è rivolta alla gestione di questi combustibili a bordo dei veicoli e agli aspetti legati alla sicurezza, soprattutto nell’impiego di idrogeno, metanolo e ammoniaca. A completare il quadro di ricerca, l’analisi delle implicazioni normative, legali e socio-economiche, elementi chiave per una diffusione su larga scala.
Un altro tema centrale riguarda l’integrazione di idrogeno e combustibili innovativi nelle comunità energetiche e nelle hydrogen valley. Tra i progetti spicca lo sviluppo di un prototipo di elettrolizzatore che servirà a testare nuove strategie di controllo per l’inserimento del vettore idrogeno nelle microreti in corrente continua, migliorandone stabilità e resilienza sia in modalità parallela con la rete che in isola.
Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), entrato ufficialmente in attività nel settembre 2022, è una delle iniziative più ambiziose finanziate dal PNRR nell’ambito della Missione 4.2 'From Research to Business'. Il progetto mette insieme 25 enti pubblici, tra università e centri di ricerca, e 24 grandi imprese leader nel settore dei trasporti, per un investimento complessivo di 394 milioni di euro nei primi tre anni.
La struttura del Most segue il modello Hub & Spoke e si articola in 14 aree tematiche. Lo Spoke 14, coordinato a livello nazionale dal Politecnico di Bari, è dedicato all’idrogeno e ai nuovi combustibili per accompagnare la transizione green della mobilità. Accanto al Politecnico di Bari, partecipano allo Spoke partner accademici come Università del Salento, Università degli Studi di Padova, Università di Torino, Cnr-Itae realtà come A2A, AvioAero, Eni, Fnm, Intesa Sanpaolo e Snam.
«È per noi una grande soddisfazione poter presentare i risultati di questo percorso» dichiara il Prof. Marco Torresi del Politecnico di Bari, coordinatore nazionale dello Spoke 14. «Il lavoro congiunto di cinque enti di ricerca e sei aziende ha permesso di compiere un passo significativo verso l’applicazione dell’idrogeno e dei nuovi combustibili nella mobilità del futuro. La sinergia tra mondo accademico e industriale è stata decisiva per il raggiungimento degli obiettivi».
Sottolinea il valore del contributo torinese anche il Prof. Marcello Baricco, coordinatore delle attività Most per l’Università di Torino: «Il nostro Ateneo è da tempo impegnato sui temi della mobilità sostenibile. L’integrazione tra competenze tecnologiche e analisi economica ci ha consentito di affrontare il tema con un approccio pienamente multidisciplinare. La nostra piattaforma scientifica dedicata all’idrogeno conferma l’interesse strategico dell’Università di TORINO per questo settore».
«Per Intesa Sanpaolo Innovation Center è motivo di grande soddisfazione aver contribuito attivamente al percorso dello Spoke 14 del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile» - dichiara Stefania Vigna, Head of Innovation Intelligence di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
«La collaborazione con università e centri di ricerca di eccellenza ha permesso di mettere a fattor comune competenze, visioni e risorse, generando risultati concreti per la transizione verso una mobilità più sostenibile. Siamo convinti che il dialogo tra mondo accademico e imprese sia la chiave per accelerare l’innovazione e affrontare con successo le sfide della decarbonizzazione e dell’integrazione dei nuovi combustibili nei sistemi di trasporto».