Migliaia di persone hanno partecipato questa mattina a Torino alla preghiera per la fine del Radaman nella zona di Borgo Dora, sotto la tettoia dell’ex area industriale divenuta parco.
Alla cerimonia ha presenziato anche il sindaco del Comune di Torino Stefano Lo Russo. Alla fine della preghiera centinaia di persone hanno inscenato un corteo per la Palestina portando bandieroni ed è stato acceso qualche fumogeno.
Il sindaco ha voluto augurare «a tutte le torinesi e a tutti i torinesi di fede islamica, i migliori auguri in questa giornata di festa». «Ho sempre creduto – ha detto il primo cittadino – che i momenti di riflessione e di condivisione possano renderci persone migliori, capaci di guardare con più speranza al futuro, e la fine del Ramadan è un'occasione per ricordare che in un mondo in cui i cambiamenti e le incertezze sembrano moltiplicarsi, il valore del raccoglimento, della preghiera e della comunità assume un significato ancora più forte».
«Torino – ha sostenuto – si è costruita anche sulla capacità di includere, di accogliere, di dare opportunità: è la nostra storia, quella di una città in cui generazioni di torinesi hanno trovato una possibilità di riscatto, un territorio in cui far crescere i propri figli con fiducia e speranza. Le religioni, nella loro essenza più profonda, parlano di accoglienza, incontro, pace, e ribadire questi valori è davvero fondamentale».
«Torino – ha concluso Lo Russo – deve essere sempre più una città di speranza: vogliamo continuare a impegnarci insieme per costruire un presente e un futuro migliori».