Cisgiordania, fermati e rilasciati due cittadini italiani tra cui una monregalese
Secondo le prima informazioni i due stavano documentando la presenza di coloni armati a Massafer Yatt
Due cittadini italiani, di cui una monregalese, volontari dell'Operazione Colomba/Associazione Giovanni XIIII e di Mediterranea Saving Humans, sono stati prima fermati dalle forze israeliane in Cisgiordania e poi rilasciati. I fatti sono avvenuti nell'area di Massafer Yatt, sulle colline a sud di Hebron, dove, secondo quanto riferito dall'avvocata Lea Tsemel, citata da Haaretz, i due si trovavano per documentare la presenza di coloni armati.
Mentre filmavano i coloni, sono sopraggiunti soldati israeliani che hanno chiesto loro i passaporti e ordinato di interrompere le riprese, nonostante - evidenzia Haaretz - non esista una legge che lo vieti. I due sono stati infine arrestati dalla polizia israeliana per presunto intralcio a un pubblico ufficiale, mentre filmavano il fermo di un palestinese.
Il consolato generale a Gerusalemme avrebbe preso contatto con le autorità locali per chiarire il quadro della situazione. Il Coordinatore israeliano delle attività governative nei Territori (Cogat) ha in seguito fatto sapere che i due volontari sono stati rilasciati, ma gli è stato chiesto di abbandonare immediatamente l'area delle colline a sud di Hebron e di recarsi domani alle 9 all'ufficio immigrazione di Ramla, nei pressi dell'aeroporto Ben Gurion. Secondo Haaretz, è previsto che vengano espulsi dal Paese.