Colpita ripetutamente al volto e a un braccio con un mattarello da cucina, una donna di circa cinquant’anni è riuscita a salvarsi fuggendo in strada, dove è stata soccorsa in condizioni critiche. L’aggressione è avvenuta giovedì scorso, nel primo pomeriggio, in una casa comunitaria della piccola frazione savonese. A lanciare l’allarme sono stati i vicini, allertati dalle grida strazianti della donna che chiedeva aiuto. La vittima, una cittadina di origini straniere, era stata recentemente sfrattata e affidata dai Servizi sociali a una struttura abitativa condivisa. Qui conviveva con altri ospiti, tra cui il suo aggressore, un uomo di 57 anni anche lui con un passato difficile. Secondo le prime ricostruzioni, tra i due non vi era alcun legame sentimentale: la convivenza, imposta dalle circostanze, si sarebbe incrinata dopo pochi giorni, probabilmente a seguito di un litigio per questioni legate alla gestione del cibo o del denaro. La discussione sarebbe degenerata rapidamente in violenza: l’uomo, in preda a un raptus, avrebbe afferrato un mattarello di legno e colpito ripetutamente la donna con inaudita violenza. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, la vittima giaceva a terra in una pozza di sangue, con evidenti ferite al volto e al cranio. Trasportata d’urgenza all’ospedale San Paolo di Savona, è attualmente ricoverata in gravi condizioni. L’aggressore è stato fermato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, mentre emergono interrogativi sulle condizioni della convivenza nella struttura e sulla possibilità di segnali premonitori che avrebbero potuto evitare l’escalation. Intanto, la comunità di Bragno resta scossa dall’accaduto, mentre la donna lotta in ospedale per riprendersi da ferite tanto fisiche quanto psicologiche.