Asfalti Bollenti, polemica con il Ministero: a Cuneo tagliati 6 milioni su 9

Lo scorso 15 maggio anche la Provincia Granda ha partecipato a Roma ad una assemblea nel corso della quale è stato dato risalto alla sicurezza delle strade provinciali

29/05/2025
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Sale la polemica sul taglio alle risorse per la manutenzione delle strade: per quanto riguarda il Piemonte si tratterebbe di 31 milioni in meno, da 45 a 14.
Lo scorso 15 maggio anche la Provincia di Cuneo ha partecipato a Roma ad una Assemblea nel corso della quale è stato dato un particolare risalto alla sicurezza delle strade provinciali, messa a rischio dai pesanti tagli imposti dalla Legge di Bilancio e dal decreto Milleproroghe ai fondi assegnati alle Province per interventi di efficientamento e manutenzione.
Al livello nazionale è previsto infatti un taglio di 385 milioni, pari al 70% dei fondi a disposizione, per quanto riguarda gli investimenti degli anni 2025 e 2026, che coinvolgono cantieri già progettati e concordati. Ulteriori riduzioni, pari al 50% del totale delle risorse, sono preventivate anche per le annualità successive fino al 2036, con un ammanco complessivo di 1,7 miliardi che di sicuro avrà ripercussioni sulla messa in sicurezza delle strade di competenza delle Province italiane.
Preoccupata per questa situazione, l’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare l’apertura di un tavolo di crisi con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, finalizzato a reperire i fondi mancanti per le annualità 2025 e 2026 e consentire così la realizzazione di tutti gli interventi di messa in sicurezza già programmati.
Per quanto concerne nello specifico la Provincia di Cuneo, dei 9.908.976 euro assegnati per le annualità 2025 e 2026 ne sono stati tagliati 6.936.283, per cui ne rimangono solo 2.972.692,80: il Presidente aveva già provveduto a firmare gli atti che individuavano i primi interventi del 2025, con un investimento pari a circa 1,7 milioni di euro per ognuno dei quattro reparti, destinato a un drastico ridimensionamento. Ad essere in dubbio risultano anche le asfaltature già programmate per il passaggio della Vuelta nei mesi estivi del 2025.
Se si analizzano poi le annualità dal 2025 al 2028, le risorse tagliate raggiungono gli 11.890.771, dimezzando di fatto gli importi inizialmente previsti. Tutti questi ammanchi compromettono in modo irreparabile la realizzazione di interventi per cui sono in corso o addirittura già conclusi sia lo studio di fattibilità che la progettazione esecutiva.
Giovedì 22 maggio il presidente Robaldo ha scritto a tutti i 247 sindaci della Granda per informarli sulla situazione, così grave da rendere enormemente difficoltoso qualsivoglia intervento nell’ambito della sicurezza stradale, con particolare riferimento alle bitumature, sottolineando l’enorme difficoltà per l’Ente ad attendere ad una delle attività che è chiamato a svolgere.
Ulteriori due missive sono quindi state indirizzate ai 4 rappresentanti cuneesi eletti al Parlamento ed in Regione Piemonte, al presidente e ai consiglieri afferenti al territorio provinciale, perché possano sensibilizzare in proposito il Governo, evidenziando le gravi ripercussioni che si profilano per il territorio stesso e per i cittadini.
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
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