Il Piemonte, prima Regione in Italia, avrà una legge per tutelare i propri cittadini e cittadine dalle truffe affettive online.
Il provvedimento, proposto dall'esponente di maggioranza Silvio Magliano (Lista Cirio), è stato approvato all'unanimità dal Consiglio Regionale.
L'iniziativa, ha spiegato il proponente, illustrando il provvedimento in Aula, nasce dall'osservazione del recente «significativo aumento di casi di manipolazione emotiva online, finalizzati a ottenere denaro sfruttando la dipendenza affettiva delle vittime».
La legge prevede che la Regione Piemonte stipuli convenzioni con enti del terzo settore e realizzi campagne informative. È prevista anche la nascita di una sezione sulla dipendenza affettiva presso l'Osservatorio regionale delle dipendenze. La Regione potrà anche costituirsi parte civile e usare i risarcimenti per finanziare le attività previste dal provvedimento.
Il presidente della Commissione Sanità, Luigi Icardi, ha sottolineato come la legge abbia avuto un iter molto rapido in Commissione, segno di ampia condivisione. «Oggi in rete - ha sottolineato Icardi - la tecnologia rende difficile distinguere il vero dal falso, rendendo particolarmente abietto il crimine della truffa affettiva. La risposta che è diamo quindi molto importante».
La capogruppo Pd Gianna Pentenero, relatrice di minoranza, ha presentato, insieme alla capogruppo Avs Giulia Marro, un emendamento - che è stato approvato - per il coinvolgimento dei servizi sanitari regionali. L'obiettivo è quello di «formare gli operatori che si occupano di dipendenze, in modo che conoscano anche la dipendenza affettiva innescata in rete: non possiamo lasciare il terzo settore solo ad affrontare questo grave fenomeno».
«Siamo il primo Consiglio Regionale - ha rimarcato subito prima del voto il presidente dell'Assemblea legislativa Davide Nicco (Fdi) - che approva una simile legge: è un segno di sensibilità che voglio sottolineare, a dimostrazione del fatto che questo Consiglio sa unirsi per fare leggi davvero valide».
La Regione vuole così affrontare «una criminalità particolarmente subdola, che fa leva sulla dipendenza affettiva delle vittime, le quali spesso vivono situazioni di fragilità, dovuta a solitudine e necessità di relazioni», sottolinea il consigliere Fdi Gianluca Godio a proposito delle truffe affettive, in occasione dell'approvazione unanime in Aula della legge per contrastarle.
«Abbiamo votato convintamente questa legge - spiega la consigliera Fdi Marina Bordese - che garantisce un concreto sostegno alle vittime di questi reati, che purtroppo stanno diffondendosi attraverso i moderni strumenti tecnologici. Il provvedimento prevede un concreto sostegno di natura psicoterapeutica alle vittime attraverso le Asl e gli enti del terzo settore attivi nell'ambito, ma è altrettanto importante l'attività di prevenzione e quindi anche di comunicazione».
«Altrettanto preziosa - aggiunge la consigliera regionale - è l'informazione rivolta ai sindaci e agli amministratori locali, specie dei piccoli Comuni, che rappresentano i primi interlocutori delle vittime e che pertanto debbono essere adeguatamente attrezzati per indirizzare per la denuncia alle Forze dell'Ordine e per il supporto presso gli operatori sociali preposti».