«Ancora una volta i colleghi in servizio hanno rischiato di subire danni fisici, mentre si sono registrati ingenti danni alle attrezzature. Siamo convinti che le autorità locali, ma anche la Regione, non possano più attendere per mettere in atto interventi che proteggano chi lavora nei Pronto Soccorso, ma anche chi lì si trova per ricevere prestazioni sanitarie in molti casi anche molto urgenti». A lanciare l'appello è Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, con il segretario provinciale di Asti e Alessandria, Enrico Mirisola, tornando su quanto accaduto al Pronto Soccorso di Asti.
«Quanto accaduto ha colpito direttamente i colleghi che prestavano servizio all'interno del Pronto Soccorso di Asti, mentre erano impegnati a prestare le cure necessarie ad un bambino. Un fatto assurdo - sottolinea Mirisola - queste persone hanno danneggiato un defibrillatore, sfasciato la porta scorrevole del Triage e minacciato gli operatori che cercavano di prestare le cure al loro familiare. Si è trattato di un episodio di violenza inaudita contro chi sta facendo il proprio lavoro, enormemente inaccettabile».
L'esasperazione è alle stelle e anche la delusione. «Siamo stufi di essere aggrediti all'interno di un luogo di lavoro che dovrebbe essere protetto per la delicatezza delle operazioni che vi si svolgono - conclude Mirisola-. Un intervento delle autorità è necessario, per trovare una soluzione al problema rendendo il Pronto Soccorso più sicuro».