E’ stato il Vinitaly dell’ascolto, quello appena conclusosi a Verona. Ascolto del vino, in tutta la sua accezione del termine. Perché c’è sempre più bisogno di fermarsi ad ascoltare i bisogni delle cantine, dei vignaioli e dei territori, leggendo il presente. Tommaso Caporale, autore della guida Bollizine (2024, Cinquesensi editore), lo ha fatto e trasmesso a tutti i visitatori, attraverso il suo paradigma di ascolto delle bollicine. Bollicine, quelle degli spumanti italiani che sono state campionate dal punto di vista acustico, e valutate secondo il “metodo Caporale”, basato su un modello di distribuzione di frequenze sonore. Un approccio contemporaneo all’interpretazione del vino che va oltre all’analisi sensoriale classica e piace ai giovani e agli esperti.
Il clou anche quest’anno è stato il momento della cerimonia di consegna dei premi Diapason, i riconoscimenti assegnati dalla guida, ai migliori spumanti più “intonati” d’Italia, che si è svolto sabato scorso durante Vinitaly and the city presso la Loggia Fra Giocondo in piazza dei Signori nel centro storico di Verona.
Tra i metodo classico “Platinum” spicca infine il primo Alta Langa Docg quello 60 mesi di Gancia di Canelli, che ha ottenuto anche un secondo riconoscimento Platinum per l’intonazione, con il suo Asti Docg Dolce.