Per anni avrebbe abusato della figlia della compagna, fin da quando aveva appena 12 anni, e avrebbe costretto entrambe a un continuo isolamento sociale e a una quotidianità fatta di violenze fisiche e psichiche.
La Procura di Asti ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale Astigiano, nei confronti di un uomo di 50 anni del posto, accusato di maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi, violenza sessuale e riduzione in schiavitù.
Le vittime sarebbero la ex compagna e la figlia di quest'ultima, ora maggiorenne, che avrebbe subito fin da quando aveva solo 12 anni ripetute e abituali costrizioni sessuali da parte dell'indagato. Secondo quanto ricostruito, il 50enne avrebbe abusato delle condizioni di fragilità della convivente e della figlia.Della gravissima situazione in cui erano costrette la donna e la figlia si è accorta nei mesi scorsi una persona che le aveva conosciute casualmente da poco, si è presa cura delle vittime ed è riuscita a liberarle, permettendo loro di rivolgersi alle forze dell'ordine.
Il cinquantenne è stato portato nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino, dove oggi si è svolto davanti al gip l'interrogatorio di garanzia. L'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice non ha modificato la misura della custodia in carcere già emessa ed eseguita. Le indagini proseguono per ricostruire con esattezza l'accaduto, attraverso l'ascolto di diverse persone e lo svolgimento di analisi tecniche, perquisizioni e sequestri.