L'assessore regionale alla sanità Federico Riboldi, a margine dell'inaugurazione del servizio di risonanza magnetica all'interno dell'ospedale di Ivrea in provincia di Torino è tornato sulla vicenda dell'aggressione di una infermiera al Pronto Soccorso di Asti. «Dobbiamo agire sulla sicurezza del personale sanitario. Dopo i fatti del pronto soccorso di Asti abbiamo dato il via a un progetto di strutturazione di telecamere, pulsanti d'emergenza e un tavolo in prefettura che ci consenta di avere una guardia fissa. Questo è qualcosa che va esteso a tutti i 73 presidi ospedalieri del Piemonte perché, purtroppo, di fronte alla follia nessuno è al sicuro» ha annunciato l'esponente della Giunta Cirio.
Parlando del personale, l'assessore ha fatto il punto anche sulla sicurezza: «Un problema che anche qui a Ivrea è all'ordine del giorno», ha sottolineato il sindaco Matteo Chiantore. L'ultima aggressione, proprio al pronto soccorso eporediese, risale allo scorso 5 luglio, quando rimase ferita un'infermiera.
Sulla vicenda è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola il quale ha ricordato: «Lo scorso mandato avevamo presentato una proposta per mettere in sicurezza sia il personale sanitario sia quello dei trasporti. Troppo spesso gli operatori di questi due settori subiscono aggressioni, violenze, intemperanze: è indispensabile assicurare luoghi di lavoro sicuri per questi lavoratori. Rilanciamo quindi quella proposta anche in questa nuova Legislatura».