Una vendemmia partita a macchia di leopardo, quella del 2024, nel nostro paese. A tracciare un primo bilancio, da Nord a Sud, alcuni Consorzi di tutela italiani, che esprimono un cauto ottimismo.
«A livello quantitativo e qualitativo le aspettative per la vendemmia 2024 sono buone, non ci sono stati eventi particolarmente impattanti in quest'annata, fatto salvo un aumento della piovosità che ha intaccato tutto il Nord Italia», afferma Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio Barbera d'Asti e vini del Monferrato.
«L'abbassamento delle temperature in corrispondenza dei mesi di fioritura - aggiunge - ha ritardato leggermente la data di inizio vendemmia, che è prevista per le prime settimane di settembre per le uve a bacca bianca, per poi passare alla raccolta di uve rosse verso la seconda metà del mese di settembre. Un ottimo risultato che possiamo confermare arrivi anche dall'oculato e corretto approccio delle nostre aziende dal punto di vista dei trattamenti fitosanitari'».