Cadgal punta a ridefinire i confini del Moscato d'Asti

Tra le novità spicca la Vigna Vecchia Collection, una versione speciale del Moscato d'Asti

Anna Bosco 14/07/2025
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Un progetto imprenditoriale che ha l'obiettivo dichiarato di ridefinire i confini del Moscato d'Asti, con uno sguardo all'innovazione e un profondo legame con la tradizione e il territorio. È la direzione intrapresa da Cadgal, realtà vitivinicola attiva tra le colline delle Langhe e del Monferrato, oggi guidata da Alessandro Varagnolo.

L'azienda, fondata nel 1989, si articola sulle due Tenute Valdivilla (Santo Stefano Belbo, Cuneo) e La Cova (Calamandrana, Asti), per un totale di oltre 30 ettari tra vigneti, noccioleti, boschi e fabbricati. Nel 2023 la proprietà è passata dalla famiglia Boido a Varagnolo, che ha rilanciato il progetto con una visione improntata su autenticità, sostenibilità e valorizzazione delle potenzialità evolutive del Moscato. Attorno a sé ha costituito un team di esperti, tra cui l'enologo Luca Caramellino e la consulente viticola Maresa Novara. Con loro ha avviato un programma di ristrutturazione, rafforzamento delle attività agricole, potenziamento della qualità produttiva e diversificazione varietale.

Tra le novità spicca la "Vigna Vecchia Collection", una versione speciale del Moscato d'Asti affinata per 120 mesi in casse in legno colme di sabbia, un unicum produttivo che garantisce condizioni di buio, temperatura e umidità ottimali per l'affinamento. Questa nuova etichetta nasce come evoluzione del già noto "Vigna Vecchia", che riposa per 60 mesi in bottiglia nella rena, e sarà affiancata da ulteriori sperimentazioni con varietà autoctone secondo la stessa tecnica, ispirata a metodi di conservazione locali. La Cantina, che ha sede a Valdivilla, continua a essere il centro della vinificazione del Moscato, mentre a Calamandrana sorge una struttura produttiva dedicata ai nuovi vini del progetto. L'azienda è certificata Sqnpi e ha avviato l'iter di conversione biologica, con un approccio integrato alla sostenibilità. Le due tenute beneficiano di altimetrie e suoli diversi, che favoriscono vendemmie scalari e l'adattamento alle annate calde. A oggi i vigneti sono condotti con tecniche a basso impatto, uso controllato di fitofarmaci e pratiche di lotta biologica. Accanto al Moscato, Cadgal ha introdotto nuove etichette da varietà autoctone e internazionali, tra cui Barbera, Nizza, Pinot Nero, Chardonnay e Sauvignon. Tra le ultime novità si segnala "Mavi", Barbera d'Asti dedicata alla figlia di Varagnolo, e il progetto solidale "Fabè", con parte del ricavato devoluto a un centro sanitario in Africa Occidentale. Cadgal è oggi anche destinazione enoturistica, con due strutture ricettive che accolgono visitatori a Calamandrana e Valdivilla. Le proposte comprendono pernottamenti, visite in vigna, degustazioni guidate e momenti di approfondimento sul territorio e sulla produzione. Attualmente l'azienda produce circa 80mila bottiglie l'anno, distribuite prevalentemente sui mercati esteri, tra cui Stati Uniti, Germania, Giappone, Corea del Sud, Canada, Regno Unito e Australia. Il marchio Cadgal, acronimo fonetico di "Ca' del Gallo", è stato oggetto di un restyling grafico che integra elementi simbolici della tradizione e della convivialità, per comunicare anche visivamente la rinnovata identità aziendale

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