Durante il convegno del Consiglio Nazionale Forense svoltosi oggi in streaming sul tema “Guerra e diritti umani: Gaza, Cisgiordania e Israele” con la partecipazione di Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i territori palestinesi occupati, l’avvocato astigiano Luigi Florio, che era nel panel dei relatori, ha reso nota la lettera-appello fattagli pervenire da un avvocato di Gaza perché fosse resa nota alla relatrice speciale.
L’avvocato, di cui Florio non ha reso noto il nome per non esporlo a gravi rischi personali, lamenta come la popolazione gazawa sia vittima sia dell’occupazione israeliana conseguente alla guerra scaturita dal massacro del 7 ottobre 2023, sia della “repressione sistematica imposta da Hamas contro ogni voce che osi rivendicare dignità, libertà e giustizia”.
“Ho conosciuto questa persona tramite una collega di Lodi, Alessandra Casula, che già aveva contatti con lui”, ha detto Florio. “Ci siamo parlati in videochiamata. Si sta cercando di organizzare un convegno tra avvocati israeliani e palestinesi. Quando ha saputo che oggi avrei avuto un incontro con la relatrice speciale Albanese mi ha pregato di metterla al corrente del suo appello, con cui chiede che l’Onu apra gli occhi sui crimini quotidiani di Hamas, di cui nessuno parla e di cui egli stesso è stato più volte vittima con imprigionamenti arbitrari, torture, saccheggi della sua casa. Ora teme per la sua vita”.
Florio ha comunicato che trasmetterà la lettera al presidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Greco, presente anch’egli al convegno, che ha al tempo stesso pregato di impegnare l’avvocatura italiana per salvare la vita di questo e di numerosi altri avvocati gazawi minacciati dal regime di Hamas oltre che dalla guerra che si combatte nella striscia.