La violenza è un problema che non va mai affrontato da soli. Chi aggredisce spesso cerca di dissuadere il partner dal ricercare informazioni e supporto all’esterno della relazione, abbassando la probabilità di riconoscere l’abuso come tale e di ricevere aiuto e supporto da parte di amici, forze di polizia, medici e operatori della comunità assistenziale. La catena va spezzata perché l’amore non fa male, non uccide.
Nel quadro della campagna permanente della Polizia di Statocontro la violenza di genere “Questo non è amore”, questo è uno dei messaggi che verrà ribadito in prossimità della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e in occasione delle giornate di mobilitazione contro la violenza di genere promosse insieme da Asl At, Questura di Asti e Orecchio di Venere.
Un’equipe dei tre enti, formata da personale della Polizia di Stato, personale medico, infermieristico, assistente sociale, psicologo, sarà presente dalle ore 9.00 alle ore 12.00: 8 novembre alla Casa della Salute di Canelli, via Solferino 124; il 14 novembre al Consultorio di Asti, in via Baracca 6; il 19 novembre al Consultorio di Nizza, piazza Garibaldi 17.
Il personale distribuirà materiale informativo predisposto per l’occasione con le linee guida per la sicurezza, in situazioni di violenza all’interno della coppia e i numeri utili per la richiesta di aiuto. E’ stato predisposto anche un vademecum per aiutare i medici di famiglia a riconoscere segni, sintomi e comportamenti associati alla violenza di genere.
Nelle vicinanze del gazebo saranno posizionati dei Box per la raccolta di segnalazioni in forma anonima e sarà distribuito un questionario che fornirà spunti di analisi circa la comprensione del fenomeno nelle diverse aree della provincia.