Si è chiuso ieri sera lo sciopero iniziato da giovedì dai facchini negli hub della società di trasporto Gls nel Nord Italia. Vari i siti interessati tra i quali quello di Tortona in provincia di Alessandria. Lo scioperò ha registrato la convergenza dei sindacati Sudd Cobas, Adl Cobas e Confederazione Cobas.
Le sigle sindacali promotrici dello sciopero spiegano che «dopo settimane di trattativa a livello nazionale, la Gls e l'associazione di categoria Fedit hanno deciso di fare dietrofront, su punti già concordati e frutto di una mediazione, ma che sono stati nuovamente rifiutati a poche ore dalla firma».
Le rivendicazioni sono: anticipo di 100 euro di aumento mensili sugli aumenti contrattuali previsti dal Ccnl; aumento degli scatti di anzianità a 10 contro i cinque attualmente previsti; sospensione delle franchigie (pagamento a carico del lavoratore dei danni al furgone) nel periodo di novembre e dicembre per i drivers (autisti) che fanno le consegne a casa; applicazione della clausola sociale sempre per i conducenti, come già previsto per i facchini, e quindi il diritto a mantenere il posto di lavoro nel cambi di appalto; risarcimento per la mancata applicazione della maggiorazione notturna sugli istituti di 13/a, 14/a ferie e Tfr.
Durante lo sciopero «i lavoratori hanno presidiato 24h lo stabilimento per evitare, come già accaduto il passato, la sostituzione di lavoratori in sciopero con facchini assunti con agenzie interinali», sottolinea una nota ricordando che «la sostituzione dei lavoratori in sciopero è illegittima e viola l'art. 28 dello statuto dei lavoratori».
Ad oggi l'azienda «a livello nazionale non ha ancora riaperto il tavolo di trattativa, continuando a proporre semplicemente una-tantum da concedere ai lavoratori come risarcimento del notturno, ma senza accogliere quelle che sono proposte migliorative».