Ancora violenza nei penitenziari piemontesi di Alessandria 'Cantiello e Gaeta' e Vercelli, dove gli episodi di aggressione e danneggiamento si susseguono con preoccupante frequenza, secondo quanto denunciato dall'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria.
Nel carcere di Alessandria un detenuto straniero ha fatto irruzione nell'infermeria, minacciando e quasi aggredendo il medico di servizio.
L'intervento della polizia penitenziaria ha scongiurato il peggio, ma un assistente capo è rimasto ferito, con una prognosi di 5 giorni. Il detenuto ha inoltre provocato ingenti danni, rovesciando arredi e attrezzature. Sempre nel medesimo istituto, un altro episodio ha visto protagonista un detenuto straniero che, brandendo lamette da barba, ha minacciato il personale.
Un assistente capo, nel tentativo di evitare conseguenze peggiori, è caduto riportando la frattura di un dito, con una prognosi di 30 giorni. Situazione analoga a Vercelli, dove un gruppo di detenuti stranieri si è rifiutato di rientrare nelle celle per il malfunzionamento dei termosifoni. Uno di loro ha dato fuoco alla propria cella, con la complicità di un altro detenuto. L'intervento del personale ha provocato l'ulteriore reazione di un detenuto che, armato di una gamba di tavolo, ha colpito 11 agenti, procurandogli lesioni con prognosi da 2 a 7 giorni. Per il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, la situazione è "fuori controllo", con il personale "abbandonato a se stesso" e costantemente esposto a rischi. Beneduci chiede un intervento diretto del Guardasigilli Carlo Nordio per ripristinare la sicurezza e restituire dignità al Corpo di polizia penitenziaria.