Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio direttivo di AVIS Provinciale di Alessandria, eletto in occasione dell’Assemblea Provinciale del 29 marzo scorso, alla quale hanno partecipato i delegati delle 31 sedi territoriali. La riunione di insediamento si è svolta martedì 22 aprile alle ore 21 presso la sede provinciale di Via Circonvallazione Ovest 104 a Valenza, dove sono state assegnate le seguenti cariche sociali per il prossimo quadriennio. Ecco il Consiglio che sarà così composto Presidente: Piero Merlo; Vicepresidenti Gian Franco Ferraris e Alessandro Deangelis; Segretario Giuseppe Tolomei; Tesoriere: Francesca Grassi; Consiglieri: Franco Arzani, Luca Beccaria, Alfredo Colella, Marius Horhocea, Monica Meneghello, Monica Pozzi, Enrico Ramassa e Carlo Zoccola.
Durante la prima riunione, con l’ingresso di alcuni nuovi membri al loro primo mandato, dopo aver completato tutte le formalità statutarie, il Consiglio ha avviato una riflessione sulle possibilità di ampliamento dell’Ufficio di Presidenza con nuove deleghe operative, valorizzando al meglio le risorse disponibili. Una scelta che dimostra come un’associazione radicata nel territorio sappia guardare con dinamismo al futuro, consapevole dei propri dati; infatti, al 31 dicembre 2024, l’AVIS Provinciale di Alessandria contava: 9.450 soci; 14.554 sono state le donazioni effettuate; 7.535 le sacche di sangue raccolte sul territorio.
Numeri che confermano il ruolo cruciale dell’associazione nel sistema sanitario e nella solidarietà collettiva, grazie all’impegno costante di donatori e volontari.
Il Presidente ha spiegato: “Ringrazio tutti i soci per la rinnovata fiducia. Continueremo a lavorare al meglio delle nostre possibilitàper incrementare la cultura della donazione, sostenere il coinvolgimento di nuovi volontari e assicurare un servizio sempre più efficiente. La nostra missione resta salda: salvare vite attraverso il gesto semplice e generoso del dono. AVIS è una grande rete di solidarietà, e il nostro obiettivo è renderla ancora più forte e inclusiva, in collaborazione con istituzioni, personale sanitario e comunità locali”.