Nessun licenziamento per i 175 dipendenti dell’ex Ilva di Novi Ligure (Alessandria).
È stato infatti raggiunto un accordo sulla cassa integrazione, che non prevede esuberi.
«L’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per il personale dell’ex Ilva raggiunto con i sindacati è un importante risultato che testimonia quanto fondamentale sia il valore del dialogo di fronte alle difficoltà. Ora, con rinnovata fiducia, guardiamo alla fase di ripartenza» – spiegano Alberto Cirio ed Elena Chiorino, presidente e vicepresidente della Regione Piemonte, in merito all’accordo sulla Cigs, che prevede un’integrazione salariale per un massimo di 4.050 lavoratori e lavoratrici dell’ex Ilva, tra cui i 175 a Novi Ligure (Alessandria) e i 20 a Racconigi (Cuneo).
«Ringraziamo il Governo – aggiungono – che, avendo previsto di compensare con misure significative gli effetti della cassa integrazione, ha dimostrato una massima attenzione verso i lavoratori e le lavoratrici. È necessario continuare ad accompagnare il rilancio dell’ex Ilva per poter dare garanzie occupazionali a tutte le persone coinvolte, all’indotto e alle loro famiglie».
«Per questo – concludono Cirio e Chiorino – non possiamo che accogliere con favore il piano di ripartenza presentato e che prevede il rientro al lavoro di tutti i dipendenti, senza alcun esubero, una volta terminato il percorso. La strada è quella giusta e, come fatto fin dall’inizio con l’attivazione del Tavolo permanente, continueremo a monitorare l’evolversi della situazione a tutela dei nostri lavoratori e del comparto siderurgico».