In occasione dell’Anno Giubilare 2025 la Diocesi di Tortona propone un importante appuntamento culturale che unisce arte, devozione e ricerca storica.
Dal 15 maggio al 30 novembre 2025, il Museo Diocesano di Tortona ospiterà la mostra “Pellegrini di Speranza. Bovo, Contardo, Rocco”.
L’iniziativa è promossa a livello nazionale dalla Conferenza Episcopale Italiana con il titolo “Nel tuo Nome. L’Arte parla di Comunità” ed è declinata all’interno della Consulta Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte nel progetto interdiocesano “Comunità in Cammino”.
La mostra di Tortona, allestita dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi in collaborazione con la Commissione di Arte Sacra e inserita nel calendario regionale “Comunità in Cammino” promosso dalla Consulta BCE del Piemonte, è curata da Lelia Rozzo,responsabile del Museo Diocesano di Tortona e dallo studioso Emiliano Stefenetti.
“Tre figure di santi profondamente radicate nella tradizione del nostro territorio, la cui presenza ha segnato in modo significativo la vita delle comunità locali, lasciando un’impronta duratura non solo sul piano della devozione popolare, ma anche sotto il profilo storico e artistico.” - commenta Lelia Rozzo, responsabile del Museo Diocesano e co-curatrice della mostra.
L’esposizione, infatti, si concentra su tre figure emblematiche della fede popolare: San Bovo, San Contardo e San Rocco, santi pellegrini uniti da un culto profondamente radicato nel territorio tortonese. Il progetto restituisce al pubblico la ricchezza della loro rappresentazione artistica e spirituale, evidenziando anche le peculiarità iconografiche e devozionali che si sono sviluppate nei secoli.
La mostra è suddivisa in più sezioni tematiche, con oltre 45 opere tra dipinti, sculture, incisioni, oreficerie e oggetti liturgici, alcune delle quali esposte per la prima volta al pubblico.
Le opere provengono dalle parrocchie della Diocesi di Tortona e da importanti istituzioni ecclesiastiche e museali italiane.
Tra i capolavori in esposizione figurano: il Polittico di San Bovo di Manfredino Boxilio (1495), opera fino a oggi conosciuta solo attraverso una fotografia in bianco e nero, ed esposta al pubblico per la prima volta; la Madonna col Bambino in trono e i Santi Francesco, Antonio Abate e Bovo del Guercino (1616-1617); i Santi Geminiano, Omobono e Contardo di Francesco Stringa (1699 circa).
Il percorso dedicato a San Rocco sarà il più ampio, documentando l’evoluzione della sua iconografia dal XVI al XIX secolo, mentre San Bovo e San Contardo avranno ciascuno una sala monografica, dove saranno esposte opere provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia. Una sezione specifica sarà invece dedicata alla devozione popolare, con reliquiari, ex voto e manufatti liturgici provenienti dalle chiese del territorio.
Un’attenzione particolare sarà rivolta anche al patrimonio librario: presso la Sala dei Beni Archivistici e Librari del Museo Diocesano sarà allestito uno spazio con documenti inediti e testi antichi dedicati ai tre santi, provenienti dall’Archivio Storico Diocesano, dall’Archivio Comunale di Voghera e da biblioteche diocesane.