«A un anno dall'inizio delle proteste spontanee degli agricoltori la situazione è peggiorata, perché nulla è stato fatto se non misure dal forte impatto mediatico, ma che nelle nostre tasche hanno portato poco o nulla». Inizia così - ed è stato anticipato già sui social dall'associazione - il comunicato che questa mattina sarà allegato alla mail inviata dagli Agricoltori Autonomi Italiani e Copoi (Coordinamento produttori ortofrutticoli italiani) con altri gruppi alla Regione Piemonte.
«Abbiamo scelto destinatari solo in Piemonte - spiega l'alessandrino Gabriele Ponzano, presidente Agricoltori Autonomi - per la maggior facilità di avere un riscontro in tempi brevi. E' una forma di protesta pacifica, il cui risultato non possiamo prevederlo. Non abbiamo ambizioni di numeri eclatanti, però confidiamo in una grande adesione».
In tutto il 2024 sono stati chiesti prezzi che permettano un reddito dignitoso; è stato suggerito di migliorare la '198' che regola le pratiche sleali e di migliorarne l'applicabilità. «In Parlamento è ferma da 4 anni - ricorda Ponzano - la proposta di legge per il riconoscimento del costo di produzione dei prodotti agricoli e, invece, continuiamo a essere invasi da quelli esteri che fanno crollare i prezzi, alla faccia del tanto declamato made in Italy».
In questo momento storico agricoltori e non solo chiedono poi un aiuto diretto al reddito; meno burocrazia; interventi per le emergenze sanitarie che hanno colpito gli allevamenti, con necessari ristori adeguati e veloci. «Ora ci aspettiamo i fatti. Servono decreti legge urgenti», è la chiusura del comunicato.