Venerdì 24 gennaio, alle 17.00, presso la Biblioteca comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, verrà presentato “Sotto le ninfee, l’orrore” un romanzo noiredi Ferruccio Bianchi.

Heinrich Border, con un passato come coordinatore della Centrale per la lotta al crimine organizzato, ha acquistato casa sulle sponde del lago artificiale Trboje, ad una ventina di chilometri dalla capitale della Slovenia.

La proprietaria dell’immobile, Magda Szabo, era la vedova di un professore di fisica, Miran Osterc, che acquisì l’abitazione nel 1960, quando l’Istituto di fisica dell’università di Lubiana smantellò il centro sperimentale.

Border inizia i lavori di sistemazione del giardino, ma durante gli scavi emerge la superficie di una piattaforma di calcestruzzo, laddove il neodocente di psicologia presso la seconda università di Lubiana vorrebbe realizzare un’aiuola acquatica a forma di mano per offrire agli ospiti l’accogliente visione di un insieme di ninfee. La villa è peraltro nota come “casa degli incubi”, una denominazione di difficile decifrazione perché l’isolamento nell’area boscosa appare esagerata. In effetti il motivo della inquietante espressione emergerà gradualmente con l’emersione di un misterioso incidente che fu occultato dal governo con una pervasiva opera di disinformazione, perché – come asserisce uno dei tanti personaggi del libro – “i fatti non esistono se nessuno ne parla”.

Il caso suscita la riemersione del rimosso. Grazie alla sagacia di Border e al suo desiderio di giustizia e verità, tassello dopo tassello, come in ogni thriller che si rispetti, il “mosaico” dimenticato viene comunque alfine ricomposto. Ormai è troppo tardi perché con la verità trionfi anche la giustizia: il che non vuol dire che gli sforzi compiuti siano vani. Ed è lo stesso detective ad asserirlo, quasi a suggello del noir: “La verità non ci darà giustizia, per il semplice fatto che nulla può risarcire da un danno irreparabile, ma servirà a renderci migliori”.