(Adnkronos) - Un forte aumento dei prezzi per i prodotti a base di tabacco "spingerà i consumatori verso prodotti illeciti piuttosto che verso la cessazione". Lo afferma Francesco Moscone, professore dell'Università Ca’ Foscari di Venezia e della Brunel University di Londra, nel corso di un'audizione al Parlamento europeo incentrata sulla proposta della Commissione di modifica della Direttiva Ue sulla tassazione del tabacco. L'esperto rileva che il commercio illecito va incorporato nella valutazione dell'esecutivo Ue, sottolineando che i dati dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode combinati con informazioni fiscali pubblicamente disponibili "rivelano una correlazione statisticamente significativa tra livelli di accisa e commercio illecito. In altre parole, tasse più alte sono generalmente associate a un aumento dell'attività illecita".La proposta della Commissione "presume una bassa sensibilità al prezzo, con stime di elasticità di -0,5 per le sigarette e -1,4 per i prodotti più recenti.
La ricerca, tuttavia, suggerisce che i nuovi prodotti alla nicotina sono più sensibili al prezzo, con elasticità che vanno da -1,6 a -2,2, mentre l'Organizzazione mondiale della sanità stima l'elasticità delle sigarette a -0,4. Queste cifre implicano una realtà chiara: un forte aumento dei prezzi spingerà i consumatori verso prodotti illeciti piuttosto che verso la cessazione", afferma Moscone. Una bassa elasticità per le sigarette, spiega, significa che i consumatori "difficilmente smetteranno di fumare", ma si sposteranno verso prodotti più economici e potenzialmente illegali provenienti dall'esterno dell'Ue". E per i prodotti più recenti, l'elasticità più alta "suggerisce un passaggio ancora più rapido verso i mercati illeciti, attualmente riforniti principalmente da prodotti cinesi economici e non autorizzati".
Inoltre, un aumento uniforme delle accise Ue andrebbe a impattare i diversi Stati membri in maniera differente, dal momento che presentano condizioni macroeconomiche molto diverse, prosegue il professore. "Un'aliquota minima unica presuppone redditi simili e capacità simili di assorbire variazioni di prezzo, eppure il pil pro capite della Bulgaria è circa otto volte inferiore a quello del Lussemburgo. Quando lo stesso aumento fiscale viene applicato ovunque, il peso sulle regioni a basso reddito è maggiore, poiché lo stesso aumento di prezzo consuma una quota maggiore del reddito delle famiglie".'
Considerare effetto inflazione su ripresa economica Ue'
La revisione proposta dall'esecutivo europeo riconosce le differenze di reddito regionali adeguando i livelli minimi di accisa per riflettere il potere d'acquisto, ma le componenti di parità di potere d'acquisto "dovrebbero essere più elevate per armonizzare il mercato in termini reali piuttosto che nominali. Ignorare queste realtà rischia uno scenario in cui tutti perdono: gli Stati membri perdono gettito fiscale, i consumatori rimangono fumatori ma usano prodotti non regolamentati, e le reti criminali ottengono un nuovo flusso lucrativo", avverte Moscone.
Il professore passa poi a considerare gli impatti sistemici della proposta della Commissione, la cui valutazione d'impatto afferma che l'adeguamento proposto delle accise potrebbe aumentare l'inflazione a livello dell'Ue di circa lo 0,55%. "Questa non è una questione banale: un'inflazione eccessiva crea un freno negativo sui consumi, in particolare in un'economia che sta sperimentando un rallentamento", e influisce anche sulla spesa per finanziare il debito, sottolinea Moscone. "Gli anni recenti hanno visto l'inflazione nell'Ue raggiungere massimi storici: le previsioni suggeriscono che l'inflazione sta lentamente diminuendo, ma il percorso rimane fragile, e un aumento dello 0,55% influirebbe negativamente sulla ripresa"
.L'impatto più immediato, continua, sarebbe la riduzione del potere d'acquisto delle famiglie nell'istante in cui il costo della vita supera i salari e il reddito reale diminuisce, tagliando la spesa e aumentando l'incertezza. Il tutto, aggiunge l'economista, può portare la Bce ad azioni che limitano ulteriormente la domanda. Mentre a livello di conti pubblici, considerati i circa 15 mila miliardi di euro di debito pubblico detenuti dall'Ue, l'aumento dell'inflazione previsto dalla Commissione europea porterebbe a un aumento dei pagamenti di interessi governativi tra i 12 e i 16 miliardi di euro, "annullando potenzialmente quasi tutti i guadagni di entrate previsti".
'Accise prodotti nicotina siano proporzionali a rischio'
Nel rivedere la Direttiva sulla tassazione, sarebbe poi opportuno applicare una tassazione proporzionale al rischio invece di aliquote fiscali armonizzate per tutti i prodotti del tabacco e della nicotina. L'economista rileva come i prodotti alla nicotina più recenti (tabacco riscaldato, bustine di nicotina e sigarette elettroniche) siano "identificati come meno dannosi", comportino "diversi livelli di rischi per la salute" e "quando usati come sostituti, possono ridurre il danno".Questi elementi sono verificati da istituzioni di ricerca scientifica indipendenti statali quali il Bfr tedesco, il Consiglio superiore della sanità belga, il Comitato britannico sulla tossicità e la Food and drug administration statunitense, "che costantemente rilevano che i prodotti alla nicotina più recenti sono meno tossici delle sigarette combustibili", evidenzia Moscone, dicendosi pronto a rivedere la propria posizione qualora la ricerca scientifica dovesse cambiare.
'Risparmi in Italia per 700 mln se metà fumatori passasse a prodotti a basso rischio'
Ma stando a una sua ricerca recente, sottoposta a peer review, "se metà dei fumatori italiani passasse a prodotti a rischio ridotto, come il tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche, potremmo risparmiare circa 700 milioni di euro in costi diretti ogni anno. E i risparmi indiretti potrebbero essere ancora maggiori".L'approccio dell'esecutivo Ue, dunque, "non si allinea con le prove scientifiche di cui sopra, né con il modo in cui l'Ue gestisce altri settori. In molteplici ambiti, l'Ue applica una tassazione proporzionale al rischio. I dazi sugli alcolici aumentano con il contenuto alcolico. Le tasse sulle bevande zuccherate aumentano con la concentrazione di zucchero. E la tassazione energetica è collegata al contenuto energetico e all'impatto ambientale", sottolinea Moscone, evidenziando come una tassazione uguale per rischi diseguali "rimuove gli incentivi di prezzo per i fumatori a passare ad alternative meno dannose e porta a costi sanitari evitabili".
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