Zootecnia, Assocarni: fatturato tra allevamento e industria pari a 13 miliardi, produzione +6,3%
13/11/2025

(Adnkronos) - Secondo Clal, nel 2024 la produzione italiana di carne bovina ha raggiunto circa 659 mila tonnellate (+6,3% sul 2023), con un grado di autoapprovvigionamento crollato al 37% e un fatturato che tra allevamento e industria supera i 13miliardi di euro. A completare il quadro, il settore ovicaprino – con un valore complessivo superiore a 900 milioni di euro tra carne e latte – conferma la propria importanza strategica per il presidio territoriale e ambientale delle aree interne e per il mantenimento di una produzione tipica di alta qualità con un patrimonio ovino nazionale in lieve aumento e con le importazioni di carni ovine in crescita di circa il 5% su base annua. La zootecnia italiana è tornata al centro del dibattito nazionale con la tavola rotonda “Il futuro della zootecnia italiana: tra sfide economiche, nuova Pac e ricambio generazionale”, promossa da Assocarni e moderata dalla giornalista Alessandra Viero, con un’introduzione a cura di Clal sull’andamento dei mercati bovino e ovino. 

La filiera bovina italiana ha confermato una forte capacità di adattamento in un contesto europeo in contrazione. Dopo mesi di volatilità, il mercato si sta stabilizzando, ma permangono criticità strutturali legate alla bassa autosufficienza – ancora sotto il 40% – e alla dipendenza dai ristalli esteri. "Il mercato resta complesso ma mostra segnali di stabilità grazie al lavoro di tutta la filiera. Ora serve consolidare questi risultati con politiche di lungo periodo e relazioni più equilibrate con la distribuzione. Con il Ddl 'Coltiva Italia', il Governo ha ascoltato l’appello degli allevatori e produttori italiani, scegliendo di investire in modo mirato sulla linea vacca–vitello: è la via per ridurre la dipendenza dai ristalli esteri e rafforzare la sovranità alimentare del nostro Paese", sottolinea Serafino Cremonini, Presidente di Assocarni. 

Il Ddl “Coltiva Italia” prevede una dotazione complessiva di 1,05 miliardi di euro per l’intero settore dell’agricoltura, inclusa la zootecnia. All’interno di questo budget, 300 milioni di euro sono destinati al comparto bovino: il 70% alla linea vacca–vitello e il 30% all’impiego di seme sessato. Il confronto tra produzione e distribuzione ha messo in evidenza la necessità di un nuovo patto di filiera, fondato su accordi stabili, indicatori di costo condivisi e una comunicazione trasparente su origine, benessere animale e sostenibilità. 

Nella seconda parte dei lavori, dedicata al dialogo con il mondo politico e parlamentare, è emersa la volontà condivisa di preservare la competitività del settore zootecnico nel quadro della prossima Pac 2028–2034, evitando il rischio di una rinazionalizzazione delle risorse e valorizzando la specificità dei sistemi di allevamento italiani. È stata inoltre ribadita la necessità di posticipare di dodici mesi l’applicazione del Regolamento europeo sulla deforestazione, per evitare distorsioni tra Stati membri, e di garantire reciprocità negli standard e controlli efficaci nell’ambito dell’accordo Mercosur. 

Per concludere, Assocarni ha ringraziato il Ministro Francesco Lollobrigida per la costante attenzione dimostrata nei confronti del comparto zootecnico italiano e, da ultimo, per la posizione assunta sul Regolamento europeo sulla deforestazione, che comporterà costi e complessità significative per gli operatori. 

Alla tavola rotonda, sono intervenuti nella parte dedicata al mondo produttivo, Cristiano Fini (Presidente CIA), Massimiliano Giansanti (Presidente Confagricoltura e COPA) ed Ettore Prandini (Presidente Coldiretti), Piero Camilli (Vicepresidente Assocarni con delega al settore ovino), Paolo Cetorelli (CE.DI.Gros), Giuliano Marchesin (Direttore OI IntercarneItalia) e Claudio Mazzini (Coop Italia). Nella parte dedicata al dialogo con il mondo politico e parlamentare, sono intervenuti il Sen. Giorgio Maria Bergesio (Vicepresidente Commissione Agricoltura del Senato), il Sen. Luca De Carlo (Presidente Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato), il Sen. Stefano Patuanelli (Componente Commissione Bilancio della Camera) e l’On. Raffaele Nevi (Vicepresidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati). 

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