Anche Minneapolis ha il 'suo' Mamdani, il socialista islamico Fateh tenta il ribaltone
04/11/2025

(Adnkronos) - "Voglio una Minneapolis in cui chi lavora possa permettersi di vivere. Non è giusto che un lavoratore a tempo pieno debba scegliere tra l’affitto e la spesa". Con questo slogan, pronunciato anche in italiano per mostrare vicinanza alla comunità italo-americana di Northeast Minneapolis, il 35enne senatore statale Omar Fateh si presenta oggi alle elezioni per la carica di sindaco di una delle città più importanti del Midwest, sfidando l’attuale primo cittadino Jacob Frey, esponente dell’ala moderata dei Democratici. 

La corsa elettorale, che si svolge con un sistema di voto a preferenze (ranked choice voting), resta aperta a ogni esito: il sostegno della comunità somala più grande degli Usa (circa 25mila persone su 430 mila residenti totali), dei sindacati e della sinistra progressista – in uno Stato storicamente "blu" – potrebbe consentire a Fateh di colmare il vantaggio iniziale di Frey e di diventare il primo sindaco musulmano di Minneapolis. 

Nato a Washington D.C. da genitori somali, Fateh è stato il primo musulmano eletto al Senato del Minnesota e rappresenta la nuova generazione di leader progressisti americani. Si definisce un "socialista democratico" e ha guadagnato visibilità con misure a favore dei lavoratori, come l’introduzione del salario minimo per i conducenti di Uber e Lyft e l’università gratuita per le famiglie con redditi medio-bassi. La sua campagna – condotta soprattutto sui social – ha mobilitato un elettorato giovane, multietnico e composto in gran parte da affittuari. 

La stampa statunitense lo paragona a Zohran Mamdani, il candidato "socialista" di New York che sfida Andrew Cuomo in un altro "derby" interno ai Democratici tra generazioni e visioni diverse. Entrambi musulmani e figli di immigrati, puntano a rendere il partito più inclusivo e moderno, concentrandosi su temi sociali e identitari. "Non si tratta di meno sicurezza, ma di una sicurezza diversa, fondata sulla fiducia e sulla prevenzione", ha spiegato Fateh, sintetizzando la sua idea di amministrazione cittadina. 

Nel corso della campagna, Fateh è stato accusato da commentatori e media conservatori – tra cui il defunto attivista Charlie Kirk, che aveva visto nella sua candidatura un "ordine rivolto ai musulmani di prendere il controllo del governo del Paese in cui vivono" – di promuovere un’agenda "marxista" legata alla sua appartenenza ai Democratic Socialists of America e alle sue origini somale. Lui respinge le accuse come "islamofobe" e ribadisce di voler difendere "i diritti dei lavoratori e degli affittuari, non ideologie". 

Sebbene parta in svantaggio nei sondaggi rispetto a Frey, il sistema di voto preferenziale potrebbe giocare a suo favore: in assenza di un vincitore con la maggioranza assoluta al primo turno – con le proiezioni che indicano Frey al 45-50% e Fateh al 25-30% – i voti dei candidati minori vengono redistribuiti in base alle seconde scelte. Grazie all’alleanza con altri progressisti, Fateh potrebbe così recuperare nei turni successivi e realizzare uno degli "upset" più significativi del 2025 americano. 

internazionale / esteri
Direttore: DIEGO RUBERO
AUT. TRIB. CUNEO n° 688 del 20/12/23
Editore: POLO GRAFICO SPA
Via Giovanni Agnelli 3,
12081 Beinette (CN)
+39 0171 392211
P.IVA: 02488690047

Il Giornale del Piemonte e della Liguria

Il quotidiano on line "Il Giornale del Piemonte e della Liguria web" è il nuovo media della galassia del gruppo Polo Grafico Spa, editore da oltre 25 anni nei territori di Piemonte, Liguria e Regione Paça (Costa Azzurra). Il gruppo edita da oltre vent'anni il quotidiano nella versione cartacea "Il Giornale del Piemonte e della Liguria".

Polografico Spa - P.IVA: 02488690047

Chi Siamo | Contatti | Cookies | Privacy