Meritocrazia Italia, concluso a Roma VII Congresso nazionale
25/10/2025

(Adnkronos) - Si è chiuso oggi a Roma, al Teatro Rossini, il VII Congresso nazionale di Meritocrazia Italia, un evento di straordinario impatto mediatico, culturale e politico che ha consacrato il Movimento quale forza politica emergente sul piano nazionale. A conclusione dei lavori, l’approvazione unanime della mozione congressuale presentata dal presidente Nazionale Walter Mauriello e dal Consiglio di Presidenza nelle persone della vicepresidente nazionale Manuela Lampitella, del Capo di Gabinetto Paolo Patrizio, della responsabile nazionale Dipartimenti Alessia Fachechi, del Consigliere responsabile della struttura attuativa ed esecutiva Alessandro Serrao, del segretario nazionale Annamaria Bello, del Tesoriere Marco Del Sorbo, del Garante Gianluca Pizzuti, della Responsabile rapporti istituzionali con le associazioni Antonella Panico, della Responsabile rapporti istituzionali Alessandra Magnabosco e della Responsabile Staff Isabella Aurillo. 

Il Consiglio di Presidenza chiede al Congresso di: impegnare Meritocrazia Italia nell’opera di rivoluzione culturale, per rimettere al centro il valore della preparazione, dell’onestà intellettuale, della responsabilità, puntando all’affermazione di un Governo del merito, che sia in grado di ricostruire un sentimento di fiducia collettiva nella preparazione, nella democrazia, nella premialità dell’impegno e del sacrificio, per rinsaldare il legame tra cittadini e Istituzioni e offrire un rinnovato schema valoriale che possa fungere da guida, esempio e sprone per tutti i cittadini e per le nuove generazioni; impegnare Meritocrazia Italia a essere un movimento culturale differente, capace di unire, di amare, di includere, di far sognare, di ambire all’umiltà e al garbo, di studiare e osservare i fenomeni sociali anticipandone la soluzione alle future problematiche; impegnare Meritocrazia Italia a perseguire con forza, unitamente a tutte le componenti della società civile, delle associazioni, del mondo accademico e delle forze economiche, l’indispensabile opera di regolamentazione del mondo dei Social e di previsione di limiti anzitempo per contenere l’ingresso prepotente dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro; impegnare Meritocrazia Italia a dare sostegno e promuovere progetti civici, per una politica distensiva, inclusiva e di qualità, oltre quella dell’attacco alla persona, della critica sterile, della demonizzazione dell’avversario, delle urla da piazza, per concentrarsi sulla costruzione dal basso, sul rilancio di un modo di fare politica sano, che vada oltre le ideologie e che faccia del dialogo e della dialettica il proprio collante, per realizzare un progetto a beneficio di tutti, in rappresentanza dell’intera collettività, a prescindere dal colore politico o dal sostegno elettorale. 

E ancora, impegnare Meritocrazia Italia nel percorso di promozione di una riforma della legge elettorale, in uno ad altre associazioni o movimenti politici, così da superare le criticità dell’attuale formulazione legislativa, a beneficio di una novella che garantisca l’effettiva rappresentanza, la governabilità e la stabilità dell’espressione di voto dei cittadini, autorizzando il Consiglio di Presidenza a far ricorso agli strumenti e alle azioni più idonee per consentire il raggiungimento dell’obiettivo; impegnare Meritocrazia Italia nella prosecuzione dell’opera di cittadinanza attiva già avviata, dando voce e possibilità di partecipazione diretta a tutti coloro che hanno voglia di contribuire al miglioramento del Paese, nel rispetto dei principi e dei valori del Movimento, per favorire una sempre maggiore espressione di forme di democrazia diretta, ad integrazione e supporto delle classiche forme di democrazia rappresentativa; impegnare Meritocrazia Italia nell’investire nella conoscenza, rimuovendo gli ostacoli alla libera espressione della curiosità intellettuale e al miglioramento della qualità della ricerca, passaggio fondamentale per quella Rivoluzione culturale necessaria al benessere collettivo e allo sviluppo anche economico del Paese; impegnare Meritocrazia Italia nella prosecuzione dell’opera già avviata di proposizione calibrata sugli effettivi bisogni dei cittadini, senza timori di impopolarità e nella costante riaffermazione dei valori dell’Equità sociale, del Merito e del Prodotto Interno Umano, per operare una rilettura dei problemi economici alla luce della gerarchia dei valori proposta dalla Carta costituzionale.  

E ancora, impegnare Meritocrazia Italia a una sempre maggiore e stabile interlocuzione istituzionale ad ogni livello, per dare concreta e integrale attuazione alle proposte di riforma, ai disegni di legge ed articolati presentati, nonché a tutte le altre iniziative associative, così da consolidare il ruolo di Meritocrazia quale valido interlocutore di supporto per ogni azione di governo del Paese e dei territori; impegnare Meritocrazia Italia nel potenziamento dell'attività̀ della Scuola di formazione politica CREA, puntando allo sviluppo della conoscenza e della competenza tecnica in materia di visione strategica e di governo del Paese, per garantire sostegno alle Istituzioni nel cambiamento della mentalità e nella creazione di una classe dirigente pubblica e privata di livello, che sia in grado di rispondere, con capacità, competenza e visione, alle sfide del presente e del futuro; impegnare Meritocrazia Italia nella valutazione della migliore strutturazione interna, a carattere nazionale e territoriale, al fine di consentire l’adozione della veste e articolazione operativa più consona al perseguimento degli impegni congressuali e dei fini associativi e statutari, dando sin d’ora ampio mandato al Presidente Nazionale, in conformità dello Statuto. 

Infine, impegnare Meritocrazia Italia a non discostarsi dalla riaffermazione e concreta attuazione dei principi e linee guida e di azione delineate nelle Mozioni congressuali degli anni passati, ribadendone la centralità e la persistenza: insistendo sulla ricostruzione di un solido sistema valoriale incentrato sui pilastri del Merito, dell’Equità sociale, della Verità, della Formazione e della Tutela ambientale, come valori costituzionalmente garantiti da riportare in auge; riaffermando la vocazione europeista legata al modello dell’Europa dei Popoli, edificata sugli ideali di solidarietà, di leale cooperazione, di inclusione e reale integrazione; rinnovando la facoltà dell’Associazione di trasformarsi, senza alcuna delega ulteriore e laddove si verifichino le condizioni ed esigenze politiche e sociali, in un soggetto attivo di natura e rappresentanza politica, mediante l’adozione della veste e struttura operativa più consona al perseguimento di tale agire, dando sin d’ora ampio mandato al Presidente Nazionale, in conformità allo Statuto. 

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