(Adnkronos) - "È una notizia che sconvolge, stravolge, e dà tanta tristezza nel cuore". Così Carlo Conti, raggiunto al telefono dall'Adnkronos, commenta la notizia della scomparsa di Pippo Baudo, morto oggi 16 agosto a 89 anni: un uomo che è stato il punto di riferimento per un'intera generazione di professionisti. "Si è spenta la televisione, si spegne un pezzo di storia della televisione, si spegne l'uomo che ha inventato la televisione", afferma Conti, sintetizzando il sentimento di un intero Paese. Per il conduttore toscano, Baudo era un modello assoluto: "Ciascuno di noi l'ha visto come un faro, come un punto di riferimento, come uno degli esempi da seguire".
Un'eredità così presente e fondamentale che lo stesso Conti, nel definire il suo ultimo Festival di Sanremo, ha usato un solo aggettivo: "Baudiano". "È lui che ci ha insegnato a fare il Festival", spiega. "E ancora noi lo stiamo facendo come ce l'ha insegnato lui, come l'ha inventato lui. Come ha inventato tante cose, tanti personaggi, comici, cantanti".
Il tributo di Conti è al "numero uno" che "si spegne, ma che comunque ci ha regalato tanto e quindi continuerà a vivere nel cuore dei telespettatori e di tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo". Inevitabile, quindi, che anche il prossimo Festival di Sanremo porti il suo segno indelebile. "Sarà ovviamente nel ricordo di Pippo più che mai, come d'altronde lo è sempre stato", conclude Conti.
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