(Adnkronos) - "Miliardi di dollari in dazi stanno ora affluendo verso gli Stati Uniti d'America!". Esulta su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nel giorno in cui entrano in vigore gli ingenti dazi imposti dagli Usa sui Paesi di tutto il mondo. Prima di oggi, praticamente tutti i beni di ogni Paese erano soggetti a una tariffa minima del 10%. A partire da oggi, invece, le tariffe variano notevolmente da Paese a Paese.
Le aliquote più elevate sono applicate alle merci provenienti da Brasile (50%), Laos (40%), Myanmar (40%), Svizzera (39%), Iraq (35%) e Serbia (35%). Altri 21 Paesi sono soggetti a imposte superiori al 15%. Tra questi figurano diversi Stati da cui gli Stati Uniti dipendono fortemente per una varietà di beni, come Vietnam (20%), India (25%), Taiwan (20%) e Thailandia (19%).
Le merci provenienti dall'India potrebbero inoltre essere soggette a un ulteriore dazio del 25%, a causa di un ordine esecutivo firmato ieri da Trump che mira a penalizzare Nuova Deli per l'acquisto di petrolio dalla Russia. Questo secondo dazio dovrebbe entrare in vigore il 27 agosto. Secondo un elenco pubblicato la scorsa settimana dalla Casa Bianca, i beni di trentanove Paesi, compresi quelli membri dell'Unione Europea, sono soggetti a dazi del 15%.
Oltre a Canada e Messico, tutti gli altri paesi da cui gli Stati Uniti importano merci continueranno a essere soggetti a una tariffa minima del 10%, seppur con alcune esenzioni. Le merci provenienti da Messico e Canada sono esenti da dazi doganali se conformi all'accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Messico e Canada. In caso contrario, le merci provenienti dal Messico sono soggette a dazi del 25%, mentre le merci provenienti dal Canada sono soggette a dazi del 35%, in aumento rispetto al 25% precedente.
Intanto ieri il tycoon ha annunciato l'intenzione di applicare dazi del 100% sui chip e i semiconduttori prodotti all'estero. L'occasione è stata una conferenza stampa assieme al ceo del colosso tecnologico Tim Cook in cui è stato annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti in quello che "è il maggiore investimento che Apple abbia mai fatto in America e nel mondo". "Compagnie come Apple tornano a casa - ha aggiunto Trump - Un anno fa eravamo un Paese morto, ora siamo il paese più 'caldo' al mondo" dal punto di vista economico.
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